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IL SIGNOR G LE SAPEVA GIA' TUTTE....
Un excursus attraverso la produzione di Gaber, tra le sue profezie/distopie poi avveratesi in maniera talora sconcertante e le visioni laterali delle vite di noi tutti, tra abitudini e tic quotidiani, miserie ed aspirazioni, il politico ed il personale.
Lo prendiamo dall'inizio della seconda parte della sua carriera, quella in cui, erano altri tempi, portava i testi, suoi e di Sandro Luporini, in interminabili tournées teatrali in tutt'Italia, dove anche il pubblico interveniva come usava allora, alzandosi e dicendo la sua, anche in aperta antitesi con l'artista che rispondeva e ne usciva a volte malconcio, altre no. Ora si preferirebbe mettergli un like su Feisbucc o diventare un suo hater, dato che pare che nessuno più esprima alcunché in pubblico, limitandosi a nascondersi dietro un nomignolo, od un mignolo.
Mi sorprendo, a volte, a chiedermi che ne penserebbe lui di questo o quell'altro fatto, davvero a volte sarei curioso di saperlo, così...

Giorgio Gaber - L'odore

"Da vomitare.... Non ce la faccio...
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L'arte è quell'ente astratto le cui venature diventano materiali grazie alla sperimentazione umana. Di conseguenza, l'artista “sarebbe” un assiduo ricercatore della bellezza, un cocciuto edificatore d'opere dotate delle tipiche prerogative che cercano la costante emozione del pubblico. Ecco, in questo caso l'uso del condizionale fra virgolette è più che ma… di più
Canzone 09 - L'odore