C’era una volta un uomo che suonava la chitarra divinamente, suonava jazz, era il migliore.
La Morte andò da lui una sera e gli disse di andare con lei, ma lui rispose che non ne aveva ancora voglia, doveva ancor a suonare la sua chitarra, per molto tempo.
La Morte indispettita se ne andò ma prima di dileguarsi gli fece un incantesimo: “Tu mi hai sfidato, non sei voluto venire con me per suonare la tua chitarra, Io farò in modo che tu non ricorderai più niente delle tue belle note”.
Lo addormentò.
L’uomo si sveglio confuso, ma talmente confuso che non ricordava più nulla, non conosceva gli amici, non sapeva chi era, ma sopratutto non ricordava che un tempo suonava la chitarra.
Una sera un amico gli regalò un disco di un chitarrista jazz. “Ascoltalo” disse.
All’uomo piacque così tanto quella melodia che dichiarò di voler conoscere assolutamente quel jazzista e di voler imparare a suonare la chitarra come lui. “Ma sei tu quel musicista!” gli confessò l’amico.
E l’uomo imparò nuovamente a suonare la chitarra, meravigliosamente: era il migliore, ancora una volta.
L’uomo invecchiò suonando e componendo.
La Morte venne di nuovo a fargli i complimenti: “Sei stato bravo, hai vissuto per ben due volte e sei riuscito ad imparare per ben due volte a suonare la chitarra. L’ami proprio, quindi, non sei stanco?”
L’uomo rispose: “No, non mi stancherò mai, ma questa volta vengo con te, suonerò per te per sempre”.
Pat Martino - Cisco
La Morte andò da lui una sera e gli disse di andare con lei, ma lui rispose che non ne aveva ancora voglia, doveva ancor a suonare la sua chitarra, per molto tempo.
La Morte indispettita se ne andò ma prima di dileguarsi gli fece un incantesimo: “Tu mi hai sfidato, non sei voluto venire con me per suonare la tua chitarra, Io farò in modo che tu non ricorderai più niente delle tue belle note”.
Lo addormentò.
L’uomo si sveglio confuso, ma talmente confuso che non ricordava più nulla, non conosceva gli amici, non sapeva chi era, ma sopratutto non ricordava che un tempo suonava la chitarra.
Una sera un amico gli regalò un disco di un chitarrista jazz. “Ascoltalo” disse.
All’uomo piacque così tanto quella melodia che dichiarò di voler conoscere assolutamente quel jazzista e di voler imparare a suonare la chitarra come lui. “Ma sei tu quel musicista!” gli confessò l’amico.
E l’uomo imparò nuovamente a suonare la chitarra, meravigliosamente: era il migliore, ancora una volta.
L’uomo invecchiò suonando e componendo.
La Morte venne di nuovo a fargli i complimenti: “Sei stato bravo, hai vissuto per ben due volte e sei riuscito ad imparare per ben due volte a suonare la chitarra. L’ami proprio, quindi, non sei stanco?”
L’uomo rispose: “No, non mi stancherò mai, ma questa volta vengo con te, suonerò per te per sempre”.
Pat Martino - Cisco
Carico i commenti... con calma