Da "Complotto di famiglia" (A. Hitchcock, 1976) Non lo avevo mai visto l'ultimo Hitchcock. Posso dire che è un gioiello di film ? Altro che strappato, qui il sipario che si chiude è tenuto benissimo, dopo oltre cinquanta film sparsi in sei dicasi sei decenni di carriera. Mi piace questo Hitch anni '70, con uno stile tra aperture più moderne e soluzioni di un cinema più datato, comprensibili in un regista di ben altra generazione (nel 1976 le sequenze in macchina con le retroproiezioni ormai hanno il bollino "vintage" non si può nemmeno dire che sono invecchiate male). "Frenzy" era un gran film, questo segue a ruota, frizzante e divertente e sebbene Hitch morì con in testa il progetto di quello che sarebbe potuto essere il suo primo film negli anni '80 questo sa proprio di congedo: un bignami dell'hitchcockismo, tutte le sue firme, tante citazioni, esplicite o meno, ad altri suoi film, lo humor a palla, la strizzata d'occhio finale allo spettatore per interposta persona di Barbara Harris. E poi un cast privo di divi, ma colmo di attori talentuosi, tutti azzeccati, della nuova generazione ma tutti con una certa esperienza e con alle spalle titoli importanti (molto importanti) del nuovo cinema americano (tre su quattro erano già stati volti altmaniani, Harris e Karen Black in "Nashville" e Devane in "McCabe & Msr. Miller", trattasi solo di due dei massimi capolavori new-hollywoodiani, robetta...), Dern è un ottimo attore. Indimenticabile il ghigno di Devane.
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