#Leggieascolta,Dislo!
“Erano le otto e quaranta quando una tempesta d’applausi annunciò l’ingresso del Presidium, con Lenin, il grande Lenin. Piccolo e tarchiato, con una grossa testa calva direttamente attaccata alle spalle, gli occhi piccoli, il naso camuso, la bocca larga e generosa e il mento pesante. Era completamente rasato ma la sua famosa barba stava ricominciando a crescere. Indossava degli abiti consunti, i calzoni erano troppo lunghi. Nient’affatto adatto per essere l’idolo della folla, fu amato e venerato come pochi capi nella storia lo sono stati. Uno strano capo popolare, capo per le sue sole doti intellettuali. Incolore, privo di umorismo, intransigente e distaccato, senza idiosincrasie pittoresche, ma dotato della capacità di spiegare idee profonde in termini semplici, di analizzare le situazioni concrete. Il tutto combinato con l’acutezza e con una grandissima audacia intellettuale.”
John Reed (I Dieci Giorni Che Sconvolsero Il Mondo)
99 posse - comuntwist
“Erano le otto e quaranta quando una tempesta d’applausi annunciò l’ingresso del Presidium, con Lenin, il grande Lenin. Piccolo e tarchiato, con una grossa testa calva direttamente attaccata alle spalle, gli occhi piccoli, il naso camuso, la bocca larga e generosa e il mento pesante. Era completamente rasato ma la sua famosa barba stava ricominciando a crescere. Indossava degli abiti consunti, i calzoni erano troppo lunghi. Nient’affatto adatto per essere l’idolo della folla, fu amato e venerato come pochi capi nella storia lo sono stati. Uno strano capo popolare, capo per le sue sole doti intellettuali. Incolore, privo di umorismo, intransigente e distaccato, senza idiosincrasie pittoresche, ma dotato della capacità di spiegare idee profonde in termini semplici, di analizzare le situazioni concrete. Il tutto combinato con l’acutezza e con una grandissima audacia intellettuale.”
John Reed (I Dieci Giorni Che Sconvolsero Il Mondo)

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