E' tutto sempre, un grande, enorme, falso problema. E' un problema ridursi al "ritiro" sociale (riprendo il post di @[IlConte] ) perché alienati (de facto) dalla realtà delle cose, riducendo, a sua volta, ciò che sta fuori di noi al livello di un'ideologia confusa e per niente rappresentante la realtà (vedi "destra e "sinistra" nei termini intesi dalla Democrazia Rappresentativa Borghese). Sono un problema gli ambigui che si definiscono anticapitalisti (come @[Hank Monk] ) ma che non si sa mai quanto ci siano o ci facciano, quando le sparano grosse per infine dirsi riformisti o addirittura sconfessarsi come destri, pur affermando che ogni "progressismo" è figlio del turbocapitalismo. Come se da opporre al capitalismo ci fosse la ridicola chiusura di quei """socialismi""" che finiscono sempre con l'essere puramente socialdemocratici (vedi i socialismi del XXI secolo). Quando la verità che è LE LIBERTA' SOCIALI non sono mai andate veramente per principio contro la liberazione individuale e che oggi è arrivato il momento di liberare tutti semmai, non di finire come i vecchi socialismi reali a liberare solo la "struttura" o solo una parte delle categorie sociali discriminate (come le donne, alle quali il socialismo in primis, anche quello utopistico, venne in soccorso).
"Il Danno sopra al colle resta fisso e il succo è questo":
Io sfruttato e gli altri sfruttati, un'unica cosa. Chi non lo è, sfruttato, può decidere, ma soprattutto io e gli altri sfruttati, siamo noi sfruttati, un'unica cosa, un'unica entità. Capirlo, la necessità della liberazione, anche se non la sufficienza. Organizzarsi, darsi da fare, tra di noi, nelle lotte intermedie, può essere l'inizio dell'autosufficienza di classe. Altre cose, altri discorsi non esistono e se esistono sono inutili. Non c'è nient'altro di cui discutere.
Alfredo Bandelli - La caccia alle streghe (La violenza)
"Il Danno sopra al colle resta fisso e il succo è questo":
Io sfruttato e gli altri sfruttati, un'unica cosa. Chi non lo è, sfruttato, può decidere, ma soprattutto io e gli altri sfruttati, siamo noi sfruttati, un'unica cosa, un'unica entità. Capirlo, la necessità della liberazione, anche se non la sufficienza. Organizzarsi, darsi da fare, tra di noi, nelle lotte intermedie, può essere l'inizio dell'autosufficienza di classe. Altre cose, altri discorsi non esistono e se esistono sono inutili. Non c'è nient'altro di cui discutere.
Alfredo Bandelli - La caccia alle streghe (La violenza)
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