Claudio Lolli - Quelli come noi
Un ottimo antidepressivo direttamente dagli anni di piombo.
Chi, sfortunello, non c'era non può avere idea di quanto ci si divertiva a manganellarsi con fasci e celerini assortiti; porfido & molotov come non ci fosse un domani (avremmo poi scoperto che, infatti, non c'era): uno spasso inenarrabbolo!
Il tutto condito da una colonna sonora - robba da piegarsi in due per far meglio erompere le risa - che va da questa allo straordinario Fausto' (che qui so essere amatissimo da alcuni) di "Suicidio".
Naturalmente queste amenità
venivano degnamente narrate da quel coacervo di geniali anarco-sinistrati - Andrea Pazienza su tutti - che era "Il Male"; un fogliaccio travestito da giornale che faceva cose che i millenials, e non solo, non possono neanche immaginare si possano e si potessero fare, incolpevolmente massificati e massacrati dal becero conformismo telemediatico come sono. Non tutti, certo, ma la maggioranza la vediamo qual è.
Le finte prime pagine dei maggiori quotidiani mischiate a quelle vere con la connivenza di molti compagni edicolanti, ad esempio, oggi sarebbero impossibili. Notizie come "Tognazzi capo delle BR" o "È scoppiata la terza guerra mondiale: i giapponesi nella notte attaccano Pearl Harbor", con le testate perfettamente riprodotte di "Repubblica" e altri tra i maggiori quotidiani dell'epoca, non verrebbero semplicemente comprese in questi tempi ottusi di fake news a getto continuo, indistinguibili dall'ormai inesistente "realtà".
Niente revanscismo, lungi da me: solo storia. Quella vera.
Ad maiora e, mi raccomando braccobaldandomi... INDIETRO TUTTA!
Un ottimo antidepressivo direttamente dagli anni di piombo.
Chi, sfortunello, non c'era non può avere idea di quanto ci si divertiva a manganellarsi con fasci e celerini assortiti; porfido & molotov come non ci fosse un domani (avremmo poi scoperto che, infatti, non c'era): uno spasso inenarrabbolo!
Il tutto condito da una colonna sonora - robba da piegarsi in due per far meglio erompere le risa - che va da questa allo straordinario Fausto' (che qui so essere amatissimo da alcuni) di "Suicidio".
Naturalmente queste amenità
venivano degnamente narrate da quel coacervo di geniali anarco-sinistrati - Andrea Pazienza su tutti - che era "Il Male"; un fogliaccio travestito da giornale che faceva cose che i millenials, e non solo, non possono neanche immaginare si possano e si potessero fare, incolpevolmente massificati e massacrati dal becero conformismo telemediatico come sono. Non tutti, certo, ma la maggioranza la vediamo qual è.
Le finte prime pagine dei maggiori quotidiani mischiate a quelle vere con la connivenza di molti compagni edicolanti, ad esempio, oggi sarebbero impossibili. Notizie come "Tognazzi capo delle BR" o "È scoppiata la terza guerra mondiale: i giapponesi nella notte attaccano Pearl Harbor", con le testate perfettamente riprodotte di "Repubblica" e altri tra i maggiori quotidiani dell'epoca, non verrebbero semplicemente comprese in questi tempi ottusi di fake news a getto continuo, indistinguibili dall'ormai inesistente "realtà".
Niente revanscismo, lungi da me: solo storia. Quella vera.
Ad maiora e, mi raccomando braccobaldandomi... INDIETRO TUTTA!
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