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Anton Perich Presents: Andrea Feldman (1970)

How can a son be a lesbian?

Di Lei non si ricorda nessuno… persino internet liquida con un “attrice statunitense, suicidata a 24 anni”, mentre un altra informativa eccezionale la considera “attrice ancora viva di 76 anni”…

Era la terza di Warhol, dopo Nico ed Edie.

Rispetto a loro, Andrea appariva più provocante, volgare e mascolina. “Andrea Whips”, la chiamavano dopo che negli eventi Exploding Plastic, nel suo spettacolo “Showtime” eseguiva una specie di danza con la frusta oltre che a giochetti con lattine di coca cola.

Troppo bella, sensibile, fragile, disinibita e aggiungete a piacere con il classico quanto veritiero clichè.

Si andava nella Factory per provare ad essere qualcuno, ammaliati dal furbissimo burattinaio.

Avrà ruoli in alcuni film, “Heat” (Calore), il più “famoso”, uscirà con Lei già morta.

“Un sacco di persone nella scena di Warhol fingevano di essere pazze, ma Andrea lo era davvero”.

Di famiglia ricca-benestante, poco prima di Heat e dopo l’ennesimo esaurimento il suo medico consiglio ai genitori che “aveva bisogno di un lavoro”. La sua risposta sembra sia stata: “Cosa dovrei fare? Essere una cameriera?”.

Ricoveri, esaurimenti, crolli, depressione…

“Mi sto dirigendo verso il grande momento, sto andando lassù con James e Marilyn”. Nel suo ultimo e unico vero ruolo da protagonista dette appuntamento ad ex fidanzati, amici e amiche l’8 agosto 1972.

Mentre l’aspettavano di sotto chiedendosi come mai di questo raduno… Lei appare alla finestra poi si lancia dal 14° piano con un rosario in una mano e la bibbia nell’altra…

Non so nemmeno di una canzone a Lei dedicata…

#omaggiparticolari (34)
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