BUKKA WHITE leggenda del blues (registrazione ALAN LOMAX) 1966
Booker T. Washington White, solo "Bukka" per le/gli amiche/ci fu un chitarrista di country blues, era cugino di Riley B. King (ch'era d'una ventina d'anni più giovane) meglio conosciuto da tutti come "B. B. King" al quale anni dopo regalò una chitarra e gli svelò i rudimenti del "mestiere".
Lo nacque agli inizi del secolo scorso nello Stato del Mississippi vicino a Houston ehm, White nonostante il nome era nero a nove anni iniziò a suonare il violino e la chitarra, aveva come insegnante il su babbo (lavorante nelle ferrovie) che ne sapeva pure di sassofono, pianoforte, batteria et mandolino.
Si fece tre anni di carcere per aver sparato ad un uomo (lui disse per leggittima difesa), poi si ritirò dalle scene nel periodo della seconda guerra mondiale e fu riscoperto da Bob Dylan il quale nel '61 rifece una sua vecchia canzone blues (riarrangiandone sia la musica che il testo) incisa vent'anni prima, tale "Fixin' to Die Blues", fu un bel colpo di fortuna per Bukka che da allora cominciò a scrivere nuovi pezzi e ad andarsene in tournée girando per gli States fino alla seconda metà degli anni '70.
Se lo portò in cielo un brutto male all'età di settant'anni e amen!
#leggendedelblues
Booker T. Washington White, solo "Bukka" per le/gli amiche/ci fu un chitarrista di country blues, era cugino di Riley B. King (ch'era d'una ventina d'anni più giovane) meglio conosciuto da tutti come "B. B. King" al quale anni dopo regalò una chitarra e gli svelò i rudimenti del "mestiere".
Lo nacque agli inizi del secolo scorso nello Stato del Mississippi vicino a Houston ehm, White nonostante il nome era nero a nove anni iniziò a suonare il violino e la chitarra, aveva come insegnante il su babbo (lavorante nelle ferrovie) che ne sapeva pure di sassofono, pianoforte, batteria et mandolino.
Si fece tre anni di carcere per aver sparato ad un uomo (lui disse per leggittima difesa), poi si ritirò dalle scene nel periodo della seconda guerra mondiale e fu riscoperto da Bob Dylan il quale nel '61 rifece una sua vecchia canzone blues (riarrangiandone sia la musica che il testo) incisa vent'anni prima, tale "Fixin' to Die Blues", fu un bel colpo di fortuna per Bukka che da allora cominciò a scrivere nuovi pezzi e ad andarsene in tournée girando per gli States fino alla seconda metà degli anni '70.
Se lo portò in cielo un brutto male all'età di settant'anni e amen!
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