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Pillole della NOSTRA Storia (28)

Come un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora giusta, così i destri, i conservatori, i fasci e i rossobruni (sempre fasci sono, che si fanno le seghe con la Russia putiniana in cameretta, vedasi @[macaco] ) che desiderano per i loro propri interessi o illusioni un cessate il fuoco in Ucraina, si trovano a concordare con la posizione di classe di un comunista. Non per questo però la posizione comunista ne viene intaccata o diventa ambigua. Ogni azione fa sempre, per quanto giusta e ideale, gli interessi di qualcuno che di giusto e ideale ha ben poco. Certamente però una posizione che un comunista non può prendere è quella di ARMARE ulteriormente un conflitto che presenta solo i caratteri del nazionalismo e dell'imperialismo.
Questo lo si scrive perché sul Deb (vedasi @[G] che mette sul sito la bandiera di una nazione in guerra per gli interessi di altri) come fuori da qui regna l'assoluta confusione e l'arroganza di prendere le parti in qualcosa che in senso stretto, come classe, non ci riguarda se non sotto forma di un doveroso umanitarismo (penso a chi lavora con i profughi o chi assiste semplicemente le vittime di questo conflitto), data l'attuale situazione, ben lontana dalla liberazione sociale del popolo ucraino: perché i russi quando avanzano non si trovano davanti forze popolari come i partigiani spagnoli contro i francesi, i vietcong, i partigiani comunisti come in Italia, Yugoslavia, Albania (etc...), non si trova un popolo intero oppresso DIRETTAMENTE dall'imperialismo schiavistico come in Palestina o in Yemen, ma solo un popolo disilluso da tempo sia da Euromaidan che dalle ingerenze russe, un popolo che non ha ancora trovato la propria strada e che subisce direttamente l'oppressione di classe (dal proprio paese) o internazionale (Russia o Europa/USA) non dall'invasione russa ma da molto prima.

In soccorso, per chiarire ogni dubbio, ci viene Karl Liebknecht, invocato da @[lector] :

" "Dal momento che siamo stati incapaci di prevenire la guerra, dal momento che è giunta a nostro dispetto, e dal momento che il nostro paese sta facendo fronte a un'invasione, dobbiamo lasciare il nostro paese privo di difese? Dobbiamo lasciarlo nelle mani del nemico? Il Socialismo non chiede il diritto delle nazioni a determinare il proprio destino? Ciò non significa che ogni popolo è legittimato, anzi in dovere di proteggere le sue libertà? Quando la casa è in fiamme, non si deve innanzitutto spegnere l'incendio prima di accertarsi di chi è l'incendiario?"
Questi sono gli argomenti che sono stati ripetuti tante e tante volte in difesa dell'attitudine dei Socialdemocratici (NdT: oggi il nostro centro-sinistra sulle note di "non dimentichiamoci chi è l'invasore", "c'è un aggressore e un aggredito" "gli ucraini sono come i partigiani")...ma c'è una cosa che il pompiere davanti alla casa in fiamme ha dimenticato: che in bocca a un socialista la frase "difendere la propria patria" non significa diventare c
  • NAB(m-l)
    22 mar 12:43
    non significa diventare carne da cannone agli ordini di una borghesia imperialistica.
    [...]
    Il socialismo internazionale riconosce il diritto di nazioni libere e indipendenti con eguali diritti. Ma solo il Socialismo può portare alla (reale) autodeterminazione dei popoli. Come tutti gli altri, questo slogan del Socialismo non è un'apologia dello status quo ma un'indicazione, uno sprone per la rivoluzionaria, rigenerativa, attiva politica del proletariato. Finché esisteranno stati capitalisti, vale a dire, finché le politiche imperialiste mondiali determineranno la vita interna o esterna di una nazione non ci può essere "autodeterminazione nazionale" né in guerra né in pace."

    (Karl Liebknecht, marzo-aprile 1918)

    Noi non siamo ucraini, né russi. Pertanto non possiamo lottare al loro posto per liberarli dalle ingerenze esterne o interne della classe dominante (non è la Spagna del '36). Siamo in Italia sotto un governo fascista dalla parte di una borghesia che vuole far valere i propri interessi aderendo a un'organizzazione militare imperialista come la NATO e opprimendo i lavoratori del proprio paese. Sempre per riprendere il buon Karl, bisognerebbe capire che il maggior aiuto che possiamo dare ad altri è quello di rivoltarci noi per primi contro i nostri oppressori:

    "Il nemico prinicipale è in casa nostra!"

     
  • Hetzer
    22 mar 14:06
    Pillole di antidepressivi per il borghesume classista e ideologista che ancora sogna la violenza di classe e vive in cerca di nemici..

    State allegri: il trionfo dell'infame sogno di Putin, la fornace maledetta del Medio Oriente e l'opulente decadenza dell'impero USA alimenteranno il vostro odio e il vostro humus culturale ancora per parecchio tempo..
     
    • Carlos
      22 mar 14:14
      La violenza di classe non è un sogno, è la cazzo di realtà quotidiana che evidentemente dalla tua posizione di classe o di ideologizzato (non ne sei immune dall'ideologia anche se vuoi fare credere di non essere il destro che hai dimostrato di essere in più occasioni) non vedi tutti i giorni come il sottoscritto o altri (che borghesi non sono) o semplicemente perché per le tue ridicole posizioni non non vuoi vedere. E questa violenza ha cause e responsabilità, eccome.
    • Hetzer
      22 mar 14:25
      La TUA violenza di classe, fascista e settaria, quella é un sogno.. Sconfitto, imbrigliato, venduto, spacciato.. Sogno rimane..
      Tu non avrai mai la minima dea di chi sono né da dove io provenga.. Tieni presente solo che il destro non sono io; il destro é il cazzotto che la realtà ti ficca ogni giorni in faccia appena apri gli occhi la mattina.. A te come agli altri frutti dell'odio intimo e della sconfitta delle idee assassine..
      Non lo saprai mai perché sei un povero ideologista senza orizzonti; vi e vivrai di illusioni, rassegnati..

      Achab si guardi d Achab..
  • Carlos
    22 mar 14:31
    Bravo, hai detto la tua cazzata da filosofo fallito che rientra perfettamente nel proseguimento senza intoppi della vulgata degli sfruttatori. Tranquillo che nel regno della tua coscienza e del tuo foro interno puoi fingere che i problemi si risolvano da soli o per pura grazia divina. Fossi in te chiederei la cittadinanza vaticana o un posticino a Dharamsala dall'ex schiavista del Dalai Lama. Tante buone cose e fai una preghierina anche per me mi raccomando, magari rinsavisco e mi metto anche io il cuore in pace. Amen.
     
    • Hetzer
      22 mar 14:37
      Tu hai muri in testa, filo spinato dietro gli occhi, lager che ti raccontano storielle della sera mentre vaghi per il mondo facendo ossessivamente la stessa, stolida domanda..

      Tieni solo a mente questo: tu respirerai odio fino all'ultimo secondo della tua vita..
      Io no.
    • Carlos
      22 mar 14:40
      Ti auguro una soddisfacente e copiosa masturbazione per stasera quando ripenserai a quanto sei figo e in pace tu. Spero solo che non ti sia vietata in quanto nemica della tua serenità.
    • Hetzer
      22 mar 14:51
      La "pace" non ha nulla a che vedere con il viscido machismo borghesoide che hai appena confessato..
    • Carlos
      22 mar 14:57
      Devo dire che l'Hetzer bodhisattva e femminista (a suo modo) è una bella scoperta. Ti sei fatto più divertente col tempo. Prima eri solo un finto intellettuale di destra (cosa che sei ancora sebbene sempre più celato), ma in queste vesti devo dire che sei uno spasso. Ti ringrazio sinceramente.
    • Hetzer
      22 mar 15:02
      E pensa che le sorprese non sono ancora finite..
  • lector
    22 mar 21:40
    1090 morti sul lavoro (che salgono a 1481 se consideriamo le morti "in itinere") nel solo 2024; a febbraio di quest'anno eravamo già ad 85 (110 "in itinere"). Teniamo conto che in base ad uno studio del 2022/23 (ora non lo ho sottomano ma posso recuperarlo se interessa), a livello europeo la media degli infortuni (gravi ed invalidanti il più delle volte) è di circa 1 decesso ogni 900/950 infortuni. A questi numeri andrebbe aggiunto anche il dato esorbitante di oltre 62.000 persone stipate nelle carceri del nostro paradiso "pacificato" della libertà (con 243 decessi, di cui 88 suicidi, solo nel 2024). E lascio perdere il conto di chi sparisce in silenzio in tutte le sacche di marginalità che facciamo finta di non vedere. Resto sempre basito di come simili numeri (almeno quelli delle morti sul lavoro) non smuovano di un centimetro le posizioni di tanti pure così abituati ad indignarsi con virile riprovazione per molto meno. Eppure questi sono numeri che attestano uno scontro in atto che neppure il più ottuso negazionista potrebbe derubricare come "fisiologici", sono i numeri di una piccola, insignificante guerra strisciante o di una invisibile faida violenta (o come cavolo ce la vogliamo definire) nella quale le vittime stanno tutte da una precisa parte dello steccato sociale.
    E sono numeri che richiedono una risposta, se non violenta (ma dovremmo capirci su questo) di sicuro almeno di lotta!
     
    • lector
      22 mar 21:47
      Per chi avesse difficoltà con la matematica faccio presente che tra morti ed infortuni (gravi ed invalidanti) si arriva a cifre che sfiorano il milione di vittime (all'anno)! E, in base a dati ufficiali, si deve considerare un 20/25% di infortuni non denunciati.
    • lector
      22 mar 21:48
      #da aggiungere
  • macaco
    22 mar 23:10
    Rossobruni, wow quanta intelligenza e cultura dietro questa definizione.
    Chissà quale esimio intellettuale l'ha coniata.
    Bravo, dimostri tutta la tua innocenza davanti al softpower imperialista che crea queste etichette per deficienti.
    E ti avevo chiesto di non citarmi più.
    Arrogante e maleducato.
     
    • Carlos
      23 mar 02:53
      Al di là del fatto che cito chi mi pare e piace, tu inizia a non mettermi like, altrimenti mi devo giustificare sul perché finisco a essere d'accordo con te.
    • Carlos
      23 mar 02:54
      D'accordo con te, poi, per modo di dire ovviamente. In apparenza d'accordo con te, ecco.
  • G
    24 mar 09:49
    Ci han divisi e comandano. Buona fortuna. Io la mia parte l'ho scelta. Sarà perchè vivo più in europa che in Italia. Non riesco a sentire questa guerra come un problema "loro".
    Fate quello che volete, pensate quello che volete, ma fastelo e pensatelo lontano da qui, perchè qui si è presa una posizione.
     
    • Carlos
      24 mar 14:49
      Per quanto mi riguarda "nostra patria è il mondo intero", non l'Europa. A me interessa di TUTTI gli sfruttati ma non per questo ciò mi dà il diritto di intromettermi nella vita e nell'esistenza di ogni sfruttato o di ogni gruppo. Me lo dà solo l'evidente desiderio di liberarsi dal REALE giogo che li opprime e non certo una guerra nazionalista e voluta dai borghesi sulla pelle della gente (ma le possibilità in questo momento perché gli ucraini si imbarchino in una lotta popolare contro i loro sfruttatori nazionali e internazionali -tra cui pure l'Europa- non ci sono). Il tuo sentirti europeo in realtà è un sentirti dalla parte di borghesi guerrafondai, indipendentemente da ciò che pensi perché questi sono i fatti ora, al di là di ogni giustificazione che puoi trovare per il tuo pensiero. In questo momento l'Europa appoggia un governo ucraino che rappresenta borghesia e ultranazionalismo niente d'altro.

      Il tuo commento direi che rappresenta pienamente la liberalità, la fiducia nel dialogo e nel confronto dell'Europa che tanto ami e sostieni, vera e propria cloaca di ipocrisia: contro le dittature solo se non fanno i tuoi interessi; la legge e i diritti umani uguali per tutti se non calpestano i profitti dei borghesi o l'imperialismo dei tuoi partner commerciali; la pace solo se ti sono garantite possibilità di investimento. Io penso, dico, scrivo, argomento, quando e dove mi pare da sempre e sempre alla pari (e anche le mie provocazioni lo dimostrano). Se vuoi impedirmelo fai pure G, ma sappi che di certo non sono l'unico a trovare sconveniente la tua posizione e di certo se avrò voglia ed evidentemente la possibilità date le tue imposizioni lo sottolineerò.
    • Carlos
      24 mar 14:57
      PS: dal momento che nemmeno per me è un problema "loro" resto però dell'idea che l'unico intervento possibile e legittimo, sia politicamente che moralmente a ora sia questo (il rischio è stare dalla parte di chi da un lato o dall'altro in questo momento massacra la gente): Pillole della NOSTRA storia (1). Per ch…
    • Hank Monk
      26 mar 20:36
      Però G cosa significherebbe questa tua cosa che dici "ho scelto una parte" . Con chi e contro chi è per fare cosa?
      Nn capisco davvero...a parte la solidarietà al popolo ucraino che si è trovato in mezzo a sta merda e essere favorevole a accogliere rifugiati e mandare aiuti umanitari cosa sarebbe questo "prendere la parte che dici"?
    • Hank Monk
      26 mar 20:39
      Cioè per te prendere la parte è tipo quella roba super cringe e idiota e pericolosa e ipocrita e anche un po razzista in fin dei conti che ha organizzato Serra in piazza con quella banda di scemi che si sono presentati?

      Cioè vuol dire secondo te radere al suolo la Russia perché è uguale al terzo reich ?
    • Hank Monk
      26 mar 20:41
      Guarda domanda seria davvero a parte il tono un po polemico e anche scherzoso. Nn capisco. Qui si parla di fare la guerra (va beh di fare finta di dai).
    • G
      28 mar 12:50
      Non ho la pazienza di spiegarvi, arrangiatevi, gli sturmenti per capire sono sotto gli occhi di tutti.
      Dubito che chi la pensa con tanta sconcertante stupidità possa risvegliarsi dal torpore della sua ideologia. Cazzi vostri, spero solo siate minoranza. Andreste isolati come la peste.
    • Hank Monk
      28 mar 12:58
      Dovresti rispondere alla domanda. Cosa vuol dire prendere parte e con chi e per cosa è tu saresti disposto ad andare in guerra per quella parte?
      Se no è davvero solo una bandiera appiccicata a una home page e ripeto, la solidarietà verso un popolo invaso la condividiamo.
    • Carlos
      29 mar 15:23
      Per fortuna che ci sei tu, G, libero pensatore che ti batti per la libertà di tutti e, dunque, di nessuno, castigatore delle ideologie e allo stesso tempo il più imbevuto, in questa pagina, di ideologia. La tua arroganza e supponenza, che dimostri di fronte ad argomenti, perlomeno i miei li considero tali, decisamente chiari e portatori di non deprecabili e disumane idee (basti solo che a quanto pare tra me e te, chi vuole alimentare un conflitto inviando armi a un governo fantoccio sei tu, finendo peraltro ad assomigliare pericolosamente agli interventisti, più francesi che italiani, della prima guerra mondiale), è pari solo alla tua attuale e inquietante imbecillità. Al contrario di te che mi rispondi come una merda umana, che spero tu non sia diventato davvero, ti auguro solo di non berti tutto il cervello che ti è rimasto, anche se sembri nella giusta disposizione per farlo.
    • lector
      29 mar 18:35
      Mi dispiace che i toni si alzino, è inutile e controproducente tra persone che cercano di capire e che comprendono l'inestricabile groviglio di torti, mezze ragioni, interessi immondi e ottuse ingenuità nel quale questi tempi che ci sono stati dati da vivere si raggomitolano. Io faccio una enorme fatica a scegliermi la mia parte; c'è un popolo stritolato in un tritacarne tra una vittoria impossibile e il cinico calcolo di chi gioca a riposizionarsi usando quel sangue come moneta di scambio e mi sento inane ed è la cosa che più mi fa rabbia e litigare con chi so essere dalla mia parte mi appare come una sconfitta a cui ho già assistito.
    • Hank Monk
      29 mar 21:05
      Boh lector è successo tutto un secolo fa.
      Gli interventisti della prima guerra mondiale li abbiamo già giudicati. Avere paura di djre una idea perché anche degli idioti la condividono è da idioti (e in questo rispetto Carlos che ha esposto la sua posizione in maniera rigorosa facendo i dovuti distinguo ma nn girandoci intorno).
      Il problema più grosso degli ultimi vent'anni è chi ha occupato lo spazio politico progressita portando avanti politiche liberiste fino (a quanto pare) l estrema conseguenza. A dire berlusconi è salvini cacca pupu son tutti buoni ma si sono rotti quasi tutti le palle di questa ipocrisia che alla fine è solo un modo di sostenere le stesse politiche (se nn peggiori) sotto un altro colore.
      Secondo me, difficile unirsi se nn si fa chiarezza su questo punto e nn si libera lo spazio progressista da queste ambiguità (e Carlos in questo direi che ha ragione nel suo discorso sopra.
    • Hank Monk
      29 mar 21:07
      Detto da me che mi son preso spesso dell ambiguo da Carlos perché cmq fin che nn sono in montagna con un Fucile mi continuerò a definire riformista e sarei cmq anche già soddisfatto se riuscissimo a fare valere i principi della nostra costituzione.
      Però fondalmente ha ragione...
    • Hank Monk
      29 mar 21:10
      E cmq G se sconnessi per te cosa significa prendere questa posizione secondo me aiuterebbe a capire. Magari per te, G, nn vuole dire rearm europe. Nn so. Spiegaci.
  • imasoulman
    31 mar 17:36
    anche per me John Stockton era e resterà un mito sportivo.
    per dieci e passa anni ha rappresentato il mio avatar qui dentro, poi quando è diventato un palese testimonial della no-vax culture ho deciso senza pensarci neanche un attimo che il mio nome non poteva essere associato ad uno che rappresentava una visione del mondo e delle cose che, nella mia personalissima e fallabile opinione, si poneva anni luce distante dalla mia visione del mondo e delle cose.
    Ovvero, a lui il diritto sacrosanto di pensarla come la pensa, a me però resta il diritto di non condividerne neanche alla lontana una vicinanza/rappresentanza.
    il mito sportivo resta, ma le opinioni sono qualcosa di più importante.

    Tutto questo, inutile?, sproloquio per dire che il diritto di pensarla come si vuole è qualcosa di più importante di un mero spazio internet in cui si condividono fondamentalmente passioni che han fatto tanto bene alle nostre vite.
    Capisco le ragioni di entrambi, tagliare con l'accetta questioni come queste per quanto mi riguarda non solo è impossibile ma è quasi 'fòlle', nel senso dantesco di porre la ragione al di sopra di qualcosa che alla fine è talmente complesso che può essere a buon diritto 'più grande di noi'.
    Si potrebbe discutere per ore, giorni, anni...ognuno avrebbe valide ragioni da contrapporre e il dubbio di stare facendo la scelta (o la non-scelta) sbagliata mi attaglia dal quel maledetto 25 febbraio (pur sapendo che la guerra laggiù era iniziata da almeno otto anni e nessuno aveva alzato il ditino...come in cecenia, come in georgia...scene già viste, per rimanere nell'ambito).

    Detto ciò, spiace che gente che stimo arrivi a queste decisioni.
    Il sito di sicuro si impoverisce
    TVD (scusate)
     
    • imasoulman
      31 mar 17:48
      la mia posizione è da sempre, nello specifico di QUESTA situazione, filo-ucraina perchè rivedo in loro i martiri civili e inermi di tutta la follia delle ultime nostre guerre mondiali (mi risulta che nessuno abbia fatto raid devastanti su città della Russia come quelli che da tre anni patiscono gli ucraini, i loro morti civili chiedono vendetta all'umanità intera).
      Però siamo nel cuore della nostra terra allargata (si fa più in fretta da trieste ad arrivare in ucraina che ad arrivare a reggio calabria...) e dall'altra parte c'è la Russia, la Russia dico, un pezzo parimenti fondamentale della nostra civiltà. Possiamo ridurre il tutto alla follia del dittatore pazzo? Si può riscrivere in altro modo l'ordine geopolitico?
      E allora tutto diviene un po' meno semplicistico, ecco...

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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