"Mama, take this badge off of me 
I can't use it anymore.  
It's gettin' dark, too dark for me to see 
I feel like I'm knockin' on heaven's door"


cantava Bob Dylan...

Ma chi sta bussando alla porta...? La voce non tradisce molte emozioni nel dipanare la litania da nursery rhyme di "Who's That Knocking", richiamo a Mark Linkous in bilico fra le atmosfere inquiete di Nick Cave e la malinconica chitarra di Nick Drake (davvero commovente. . . ). "Foolish King" è un abito pop, in equilibrio fra Belle & Sebastian e The American Analog Set; subito riportato su canoni più indie, nelle soffici distorsioni di "We Get Along, Mostly" che ci introduce alla sublime "Prescription Blues", dove il nostro sembra voler esorcizzare i suoi tormenti e le sue paure in un percorso a ritroso che lo condurrà attraverso quattro decadi di musica, fino all'abbraccio finale con Neil Young. Liberatosi di questo peso dall'anima, decide di intraprendere un viaggio intimista con la rarefazione di "Insomnia Song", perché chi ha sofferto di insonnia sa quanto suoni ovattato il mondo che ti circonda, quando fuori calano le tenebre e tu non riesci a spegnerti; per cui cerchi sollievo con tutto ciò che trovi ed anche i giocattolini elettronici di "Wrong Turn" sembrano un bel diversivo. . . fino a quando non spuntano i primi raggi di sole ed esci di nuovo nell'occhio del ciclone per comperare le sigarette e fare colazione. Ma ti senti in un'altra dimensione, e le persone che incroci ed incontri ti sembrano tutte avvolte nella nebbia, ed il tuo essere rallentato ti appare come un "Walking Through The Dark" e subitaneamente ti assale la sensazione di non aver più voglia di andare avanti e cerchi il conforto di cose care... sicure, che ti alleggeriscano un po' il peso che ti porti dentro e cerchi di lasciarti andare a te stesso e ti ripeti "Let It Be Me" (delicato e sentito omaggio agli Everly Brothers) e come un novello Woody Guthrie leggi nel profondo cielo mattutino "I've Just Restored My Will To Live Again", i titoli di coda scritti con le nuvole.

Di chi era il bussare alla porta...?

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