I Pantera, come credo sapete tutti voi, sono stati una delle metal band più importanti degli anni 90; e "Far Beyond Driven" è forse il loro capolavoro, il loro apice di successo. Forse, ma una cosa però è certa: nel 1994 i quattro texani erano incazzati e si sentiva.
A 2 anni di distanza dal grande "Vulgar Display Of Power" del 1992, l'album che li ha resi famosi in tutto il mondo, esce "Far Beyond Driven", un concentrato di rabbia e aggressività, un metal/trash che fa scatenare la voglia di urlare e saltare senza pausa; il tutto naturalmente in puro stile targato Pantera. Gli ingredienti sono sempre quelli: la voce del grandissimo Phil Anselmo, i granitici riff di Dimebag Darrel, il basso di Rex e la batteria del grande (in tutti i sensi) Vinnie Paul.
Già dalla copertina si capisce le intenzioni che ci propinerà il disco (dopo quella di "Vulgar..." hanno voluto continuare il trend delle cover-splatter). L'album si accende subito con "Strength Beyond Strength" che parte subito con un ritmo metal core veramente rabbioso e tiratissimo. "Becoming" sono 3 minuti di grande metal, un crescendo ritmistico che parte da inizio verso fino alla sua fine che poi si riabbassa nel chorus e poi ricomincia; e ora c'è la mia preferita, "5 Minutes Alone" rappresenta il meglio dei Pantera ed è secondo me una tra le migliori tracce del cd (se non la migliore); a chiudere questa prima grande quartina c'è "I'm Broken" (estratta anche come singolo), il solito concentrato di puro Panterametal. "Good Friends And A Bottle Of Pills" è la canzone più corta e secondo me più strana dell'album, nei versi lenti Phil sembri parli di essersi strombazzato la tipa di uno, e poi quando meno ci si aspetta si mette a urlare il breve ritornello, strana ma bella. Siamo perfettamente a metà ciddì, "Hard Lines, Sunken Cheeks" ha un intro oscuro che invece è una bomba a orologeria che scarica sulle nostre orecchie tutta la rabbia dei texani che sembra non volersi fermare più, almeno fino a quando arriva il ritornello a dare una calmatina alla loro pazzia. "Slaughtered" è una mazzata nello stomaco, sprigiona potenza da tutti i pori, incazzo puro senza compromessi, rabbia allo stato molecolare, non credo ci sia altro da aggiungere; "25 Years" musicalmente è sorretta nei versi da un riff a battiti, l'ultimo minuto e mezzo è spettacolare, un cambio di tempo coinvolgente che da un ritmo più veloce e più incazzoso ("we're fuckin' you back!" grandi!). "Shedding Skin", semplicemente bella, un inizio verso lento che tradisce, e anche qua un altro spettacolare cambio di tempo nel finale, più granitico e sempre più stupendo, e Phil dimostra di essere sempre di più un grande. "Use My Third Arm" è una bomba che sputa fuoco, un inizio spettacolare che farà da degno preludio alla rabbia di tutto il pezzo, un lieve stop verso metà e poi la bomba riprende a sputare fuoco; "Throes Of Rejection" con la sua potenza (espressa soprattutto verso la fine) ci introduce verso la fine. A concludere ci pensa "Planet Caravan", una cover del pezzo dei Black Sabbath (gruppo preferito dei Pantera) dall'album "Paranoid"; l'unica "ballad" di tutto l'album.
Un capolavoro; senza dubbio una testimonianza importante di una metal-band storica. Pantera rulez!
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