I Pantera, insieme a Sepultura e Anthrax, sono sempre stati la mia band thrash/groove preferita e album come "Far Beyond Driven" e "The Great Southern Trendkill" si sono insinuati nelle fibre del mio corpo dal primo ascolto. Non mi hanno mai deluso, lo giuro; già ai tempi del glam mi affascinavano, giunti a "Cowboys from Hell" in poi li ho amati.  

Ma con questo dannato album non capisco che cosa sia potuto succedere, forse le continue tensioni all' interno della band, l' aria di rottura, non so... fatto sta che "Reinventing the Steel" è così maledettamente strano che non riesco ad assimilarlo come "buono", sembra quasi un album un po forzatello.                                                    

Le tracce sono 10 e... cazzo mi annoio! Si assomigliano un po tutte; sembra che abbiano perso la compattezza necessaria per creare quel fantastico groove, dannatamente accattivante e ruvido.                                                                                                                                                                                                                A ciò avrà contribuito sicuramente l'assenza di Anselmo che dedicava più tempo ai suoi side project (i mitici Down su tutti) che alla band di Pantego; avrà contribuito senz'altro anke il fatto che Anselmo si concentrava su atmosfere sempre più sludge e Dimebag rimaneva fedele ai suoi riff groove così granitici. Le tracce che da questo album sofferente spiccano leggermente di più sono il singolo "Goddamn Electric" che è dinamica e piacevole, caratterizzata da un riffage aggressivo e tagliente; "Revolution Is My Name" è poderosa ma senza mordente, stento ad arrivare alla fine seppur Dimebag ce la mette tutta; "I'll Cast a Shadow" è potente, dinamica e piacevole ma il problema è sempre lo stesso manca il tocco di classe che caratterizza le loro canzoni fino al penultimo album. Tuttavia un lavoro da non buttare, la tecnica è sempre elevata con un Dimebag che è semplicemente un grande come sempre, una solida base ritmica (Vinnie Paul-Rex Brown) ed una grande voce, ma nel complesso si avverte come la sensazione che ognuno suoni per conto suo, con la sua grande tecnica, certo, ma senza coesione

Aver ascoltato questo album, non mi ha deluso perchè sapevo che i Pantera erano in crisi, ma sono rimasto dispiaciuto perchè dopo essermi esaltato con "Strength Beyond Strength" e la enigmatica "Floods" ho visto la fine di una band che per me è stata poco meno di una religione.

Carico i commenti...  con calma