Amore… Una castagna di carne che sigilla un grugno. Questa, la copertina, il senso e le emozioni della musica che scrissi 14 anni fa; fu questo il miglior episodio di trash nonostante il pieno furore Grunge di Seattle. Violenta melodia e melodia violenta.
Con le parole dell’ex amico Phill sono nati così fulgidi siluri a sei corde, anni luce superiori a quegli de nostri compari Prong: “Mounth for War”, “Walk”, "By Demons be Driven", ovvero 3 pilastri equestri della musica trash. Un po’ inferiori, ma pur sempre adamnatine “A New Level” e “No Good (Attack the Radical)” (anche se la tentazione era forte, quest’ultima non era un’invettiva a quel politicastro IataloAlbanese dal nome Pannella). Eppoi quell’iconografia vocale della copertina: “FUKIN’ HOSTILEEEEEEEEEEEEEEEE”; l’apoteosi dello stadio brado reso musica; quante volte, o vile volgo comune, avresti voluto emulare l’amico Phill, con quell’urlo? Dinanzi allo stronzo in tre pezzi ingabbiato nel suo cappio vellutato mentre ti storce il naso in banca, o magari al supermercato quando ultimo in una fila di 23 persone alle 19 45 di sera, drappeggi sull’orlo dell’ebollizione, dopo che il tuo capo ti ha spremuto come le tette di Sandra Milo. Invece, “This Love” no… ”This Love” l’ho scritta solo per te, amore… (anche se l’amico Phill, poi mi ha cambiato le strofe all'ultimo momento con un testo, per la verità, ben poco sincero…), ma nella musica... beh nella musica ci sei tu, con la tua dolcezza in quell’arpeggio claustrofobico, che però dopo un po’ esplode in violenza, violenza e VIULENZA… (“YOU KEEP THIS LOVE, LOVE, LOVE, YOU KEEP THIS LOVE…”).
Ma anche lì ho pensato a te, amore… quando mi ricordavi quella baltracca di tua madre, beh allora mi veniva davvero voglia di battezzarti a suon di cartoni, brutta squinzia bastarda isterica succhiacazzi… Dico, ma con tutte le suocere che ci sono, proprio una come tua madre doveva capitarmi? Ecco perché l’ho fatto amore… Del resto, dopo l’uscita di “Far Beyond Driven” gli affari non rifiorivano più e la mia nuova band, i Damageplan, sinceramente mi aveva già stufato… poi tutti quei concerti in quei postacci… non ne potevo davvero più… Ecco perché, dopo anni ed anni che tua madre invidiosa del mio lavoro, mi supplicava di salire sul palco, finalmente, sfruttando la pesantezza dei suoi tratti maschiuti, ho colto la palla al balzo… e così, un po’ di trucco, luci soffuse, pizzetto e baffi posticci (è bastato accentuarli), chitarra ed io nascosto dietro le quinte a suonare, via come bersaglio (poco) mobile… con la speranza che l’amico Rex (no, no, non il cane - anzi quasi... visto come suonava il basso… - il mio ex collega nei Pantera… anche il suo non era un buon periodo, poiché era costretto a lavorare come fornaio per arrotondare il grano) tra il pubblico trovasse lo psicopatico di turno da aizzare contro il chitarrista che si era scopato sua moglie… E così finalmente, giunse il giorno tanto atteso… BANGBANGBANG!!!!… tua madre (alias io) secca come una pera cotta, io uomo libero, le vendite dei pantera impennate ed io e te in quest’isola semisconosciuta del pacifico con una nuova vita…
L’amico Zakk che mi dedica il suo ultimo cd, e così con i soldi smezzati, finalmente abbiamo potuto aprire la rosticceria che tanto sognavi… liberiliberiliberi e lontani… perdonami amore però se ogni tanto riprendo in mano la chitarra… ma è un vizio, un maledetto vizio… qualche volta mortale…
R.I.P. Darrell Abbott
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