È il mio debutto sul Debasio per cui cerchiamo di farlo almeno in maniera decente.

Partiamo col dire che si tratta di prog-metal, quello che tanto ha portato in auge gli osannatissimi (amatissimi, seguitissimi, vendutissimi) Dream Theater, i nostri giovanotti prima di tutto hanno una peculiarità: sono bulgari, terra che per me, musicalmente, equivale esattamente a un buco nero, se non per qualche (immaginaria, più che altro) melodia tzigana.

Bene i nostri Pantommind sono al terzo album, l’ultimo dei quali risale a cinque anni fa, quindi diciamo che ci hanno pensato non poco, ma a ragione.

L’ispirazione (dire somiglianza i sembra brutto) è da cercare si tra i DT (ma tra quelli a mio giudizio ancora “buoni”, diciamo non oltre “Awake”) ma anche tra i Symphony X di “The Odyssey” o “Paradise Lost”, io ci sento anche qualcosa che mi ricorda i Savatage di “Streets” non tanto nelle orchestrazioni quanto nei pezzi chitarra-voce arpeggiata.

A proposito di voce il cantante ha una gran bella ugola senza però voler cercare per forza le tonalità a mio parere molto spesso fastidiose di LaBrie; non mi sento di dare un giudizio ad ogni singolo brano(c’è anche un bellissimo strumentale “Hypnophobia”) ma il tutto è molto piacevole, la tracklist è assolutamente equilibrata, non ci sono filler o pezzi inutilmente allungati solo per ostentare minutaggio, cosa che molto spesso capita nel genere prog-metal, e purtroppo ultimamente non solo in quello…(chi ha detto Maiden?!? Io? Nonono!!!)

L’album è assolutamente piacevole per chi ama il genere, la qualità di ogni musicista è assolutamente rilevante, il disco è ben prodotto e non inutilmente iper-arrangiato, pregio non da poco, viene da una nazione assolutamente esclusa da qualsiasi scena musicale e anche per questo secondo me va apprezzato perché se i nostri anziché bulgari fossero stati originari di un paese meno oscuro ora avrebbero probabilmente altra fama e altri orizzonti davanti a loro.

In conclusione nessun capolavoro, ma un bel disco di prog-metal da ascoltare, come doveroso, almeno 2/3 volte e che non annoia, ha ottimi spunti e a tratti eccellenti svolgimenti, ottimamente suonato e ben prodotto.

E’ poco?

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