PAOLO CATTANEO: "L'Equilibrio Non Basta"
Il lieve respiro del nuovo cantautorato
Anno nuovo, disco nuovo per l'etichetta indie OmarGru. Ora è la volta di Paolo Cattaneo: compositore polistrumentista bresciano, ha esordito nel '97 con "L'Anima Del Cipresso", si è occupato di contaminazioni teatro e musica, ha aperto i concerti per Cesare Basile, Perturbazione, Hugo Rage (ex-Bad Seeds) e con la partecipazione di quest'ultimo ha pubblicato nel 2004 "Nero EP". Torna nel 2007 con un nuovo disco, "L'Equilibrio Non Basta", prova di ulteriore maturità e originalità compositiva.
L'incipit pop di "Incastri" inganna, ma per poco, perchè già da questa prima canzone abbiamo un'idea generale di come sarà il disco, con i suoi delicati inserti di fiati di ispirazione classica, voce filtrata e appena accennata, elettronica ambientale. "Neurovegetale" mescola in modo geniale le ispirazioni jazzistiche del pianoforte e del contrabbasso con la profusione di suoni stranianti ed elettrici. Ciò che colpisce del cantautorato sghembo e minimale di Paolo Cattaneo sono proprio le soluzioni che rendono inaspettata l'evoluzione delle sue canzoni, in particolare il sapiente uso delle basi elettroniche e del basso che spesso intrecciandosi arrivano a costituire tappeti leggeri e luccicanti su cui si muove l'intimità delle liriche, a cui collabora lo scrittore Giovanni Peli. Le composizioni crescono in modo delicato e insolito, ricordano la luce del sole filtrata attraverso tende di seta. La chitarra elettrica è distillata con una soffice rarità, talvolta si insinua il violino di Michele Gazich (collaboratore e produttore di Massimo Bubola). Come un aeroplano di carta velina sollevato dalle correnti, il lavoro di Cattaneo si allontana vertiginosamente dalla musica leggera ("Col Mio Ritmo") e si dirige verso zone che ricordano la sonorizzazione per videoinstallazioni ("Infinito") grazie ad avvolgenti onde di suoni soffusi, vaghi, essenziali.
Lascio a voi il piacere di scoprire altre singolari suggestioni che prendono vita nell'ascolto de "L'Equilibrio Non Basta", ottimo accompagnamento per questo inverno che tanto inverno non è.
"So che i miei sogni sono solo due accordi" (Neurovegetale)
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