Non mi sarei mai aspettato di trovare questo misconosciuto disco , parto di un altrettanto misconosciuto gruppo, nella bancarella di un venditore ambulante solito presenziare ai concerti metal che si tengono nella varie location lombarde.

Stiamo parlando di roba realmente underground, di musica non adatta a tutti i palati né tantomeno a tutti i metallari.

Eh sì, perché gli australiani Paramaecium, oltre a proporre il sottogenere metallico più sfigato, sono anche cristiani e hanno messo in musica e parole la propria fede.

Del loro credo religioso, sinceramente, poco mi importa. La musica, invece, è l'elemento centrale.

I Paramaecium sono stati una death-doom band australiana capitanata dal batterista Jayson Sherlock, già all'opera con i deathster Mortification e con il bizzarro e violentissimo progetto "christian black metal" denominato Horde.

Un musicista prolifico, nonché un grande uomo di fede che ha fatto dei generi musicali più estremi il proprio strumento di "evangelizzazione".

Ascoltando "Exhumed Of The Earth", non si può non notare l'influenza di mostri sacri come primissimi Cathedral, Decomposed e My Dying Bride. Musica lenta, cupa e pesante come un macigno, accompagnata da soffocanti growl vocals. Ma c'è dell'altro.

Nella prima traccia, che dura ben diciassette minuti, possiamo udire anche violini , voci femminili e il pianto di un bimbo. Il brano di apertura , infatti, è il più lungo e il più criptico dell'intero album. Ma, mi raccomando, non sottovalutate gli altri!

"The Killing", ovvero la seconda track, mostra un piglio più rabbioso, tanto è vero che riecheggia la proposta dei Paradise Lost del primo album.

Con "Untombed" si ritorna a ritmiche rallentate e catacombali. Di nuovo alternanza tra death e doom nei due successivi atti. Ma è nella finale "Removed Of The Grave" che riemergono quegli elementi menzionati in apertura. Voce femminile, certo, ma anche arpeggi acustici e un delizioso flauto. Poi, come da prassi, riff pachidermici e vocione death.

Il disco venne pubblicato nel 1993 per la svizzera Witchunt Records. A livello compositivo non può essere considerato superiore all'opera dei maestri d'oltremanica ma, sicuramente, si pone in continuità con quanto proposto dai tristi figuri albionici.

Se avete amato perle come "Forest Of Equilibrium" o "Serenades", questo "Exhumed Of The Earth" potrà rivelarsi un ascolto piacevole. Per gli altri...cercate altrove!

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