Ancora mi chiedo cosa mi sia preso.
Io non ascolto questa roba, sono prevenuto su tutto ciò il cui nome non inizi per MET e finisca per TAL e mi reputo un misantropo di livello 8.
Quindi perchè recensire il disco di uno degli esseri più disgustosi del pianeta? Per farmi del male da solo? Può darsi, forse serve a scaricare lo stress settimanale (infatti oggi è Domenica...). E anche perchè non c'erano altre recensioni su codesta opera, quindi ho voluto colmare personalmente tale vuoto (è uno sporco lavoro ma qualcuno eccetera eccetera...).
Obiettivamente pensavo peggio. Oddio, per ascoltarlo dall'inizio alla fine fatica ne ho fatta eccome, ma ogni volta che ero lì lì per demordere, stringevo le chiappe e continuavo. Un eroe nazionale insomma.
La prima scheggia prende il nome di "Turn it up", e risulta piuttosto esplicativa di come sarà il resto del cd: sospiri di questa cagna in calore su basi di pop bastardo. Ovviamente non mancano le collaborazioni con i soliti rappettoni tanto di moda ora, infatti il secondo aborto, "Fighting over me", presenta la vogliosa Paris far duetto con i soliti due tamarri dalla voce biascicante su un motivetto di pianoforte impreziosito da un ricercato giro di violino. Ecco, posso dire che a livello di arrangiamento e produzione si vola alto, la voce della biondina presenta varie (e varie) sovraincisioni, il suono è chiaro e molto moderno e le melodie, pur essendo piuttosto banali, godono di arrangiamenti giusti e, se proprio devo dirlo, a tratti inaspettati. Infatti nel terzo brano "Stars are blind", scelto come singolo, si nota subito il giro reggae delle chitarre, mentre nella successiva "I want you" addirittura lo stile muta in poliziesco anni 70, con trombe e sirena della polizia come chicca finale. "Heartbeat" ha un vago sentore di pop anni 80 grazie alle tastiere dal suono "spaziale", e le successive "Nothing in this World" e "Screwed" si avvicinano al pop-rock-punk di Avril Lavigne e Hilary Duff per aggressività e spensieratezza. La bella ereditiera (secondo me non è bella comunque) vuole accontentare un pò tutti insomma. Per concludere abbiamo la cover di "Do you think i'm sexy" di Rod Steward, artista dalla voce inconfondibile di cui ho perso le tracce. Il pezzo originale era decente, qui viene rovinato dai coretti lussuriosi e soprattutto dalla voce della Hilton che roca certo non è.
Un voto non mi sento di darlo, non conosco e non apprezzo il genere, l'album è stato scaricato da Emule (pensavate che lo avessi comprato magari?!), a una quindicenne stupida e sognatrice potrebbe anche piacere un Kasino, per come la vedo io si tratta dell'ennesima prova dell'inesistenza di Dio, perchè altrimenti non avrebbe permesso, mentre la gente muore di fame e per le guerre, che una sua creatura rovinasse il mondo con il suo stile di vita vergognoso.
O magari esiste e ci odia tutti, e Paris Hilton è la punizione per i nostri peccati.
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