I Parliament sono famosi non certo per brani come "My Automobile", "I Call My Baby Pussycat", "Moonshine Heather" (punte di diamante di "Osmium"), ma per capolavori indiscutibili come "Give Up The Funk", "Sir Nose d'Voidoffunk", "Up For The Down Stroke" e via discorrendo. Famosi poi...famosi negli Stati Uniti dove erano, e per certi versi ancora sono, poco meno di divinità, patrimonio della loro cultura popolare; di sicuro in Italia sono bellamente ignorati. Figuriamoci poi un disco come "Osmium" (1970), in ombra nella discografia del gruppo, poco considerato e snobbato. Un disco quasi dimenticato, per molti solo "il debut album dei Parliament", senza infamia e senza lode.
Perchè è un disco dimenticato? Perchè ha un suono peculiarissimo, che niente c'entra con il sound che la crew di George Clinton svilupperà nella seconda metà degli anni '70. Molto più vicino al primo periodo del gruppo-gemello, i Funkadelic, periodo di dischi come "Free Your Mind And Your Ass Will Follow" e "Maggot Brain" per intenderci. Affinità c'è, è indubbio, ma c'è anche una fondamentale differenza: le prime prove dei Funkadelic sono omogenee, è evidente un filo conduttore fra tutte le canzoni. Questo filo conduttore manca in Osmium. Croce e delizia, perchè è vero che rende più difficile ascoltare il disco, ma è vero anche che lo caratterizza, lo rende forse unico in tutta la discografia dei Parliament-Funkadelic e connessi spin-off (una discografia sterminata che conosco in piccola parte, e mi concedo quindi la riserva del dubbio).
In "Osmium" si passa dal black-rock tirato di "I Call My Baby Pussycat" (il titolo dice tanto) al conclusivo ballatone un po' epico e meraviglioso "The Silent Boatman", con tanto di cornamuse. In questo calderone c'è gospel ("Oh Lord Why Lord/Prayer"), c'è qualche influenza country ("Little Ole Country Boy"), c'è il doo-woop, ricordo del recente passato dei The Parliaments (per diramare l'intricatissima intreccio della storia delle band di Clinton questa non è la sede adatta) di "My Automobile". C'è tutto questo, qua e là c'è un vago intento parodistico, sicuramente un tono scanzonato, e non c'è assolutamente un filo conduttore. A me piace così.
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