Commediola divertente del 1982 splendidamente interpretata da Adriano Celentano affiancato dalla bellissima Carole Bouquet.
In un demenzialissimo contesto fatto di scienziati idioti, Bingo Bongo (Celentano) viene studiato come fenomeno uomo-scimmia. Appena Bingo Bongo apprende le nozioni base comincia a prendere per il culo tutti gli pseudo ricercatori e fugge per la città di Milano. L'uomo-scimmia si vedrà catapultato in una giungla di città, dove nemmeno un albero per i poveri uccellini sarà salvato per far spazio all'urbanizzazione selvaggia. Trash il ballo in discoteca, trash la storia d'amore con la dottoressa Bouquet, che pare sia l'unica persona con cui è possibile stabilire un feeling, trash qualsiasi cosa. Celentano fa davvero bene la scimmia. I suoi tratti animaleschi lo aiutano a sostenere una della parti più difficili della sua carriera. Quando impara a parlare non ha difficoltà con il copione sillabando le poche battute necessarie tipo "lei mia, tu chi sei tu?".
Mostruoso il finale, che vede Celentano, ormai inserito nella società, portare all'uomo la voce degli animali che giustamente si preoccupano della tutela dell'ambiente e del loro rispetto. Però tutti questi animali ai bimbi piacciono, ed il film tutto sommato è una storiella-favoletta adatta a giovani famigliole. Adattamento italiota alla storia di Tarzan, ha l'effetto di promuovere la coscienza ambientalista di Celentano, che con questo ruolo è agli albori del "paladinismo" a lui tanto caro. Tutto sommato simpatico.
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