Dopo Speaking of Now targato 2002, il glorioso Pat Metheny Group uno dei capisaldi della corrente "elettrica" del jazz, vincitore di ben 13 Grammy, esce con un altro lavoro chiamato "Way up". L'album è composto da 4 brani senza alcuna pausa fra loro dalla media di 20 minuti ciascuno. In tutto l'album si possono sentire e respirare le caratteristiche che hanno reso famoso questo gruppo quali:le curate dinamiche, le melodie fresche e mai banali, le armonie complesse e studiate, un gusto particolare per il minimalismo, e l'improvvisazione. L'Opening si apre con una base ritmica espressamente minimalista e continua con accordi suonati all'unisono da tutta la band sopra uno sfondo contrappuntistico di pianoforte e chitarra con i soliti bellissimi cambi di atmosfera che in questo brano sono numerosi grazie all'unione di armonie prevedibili con soluzione più dissonanti e inaspettate. Da notare la parte finale arricchita con degli arpeggiati molto dolci e rilassanti e con l'uso intelligente del crescendo sia armonico che dinamico. Subito dopo, legato all'opening con un rallentato, inizia la prima parte con un tappeto di tastiera con sopra lo sviluppo del tema principale di tutto l'album che verrà ripreso da Metheny e modificato durante i soli  e le parti più ricche di tensione. In questa prima parte è presente una lunga sessione di jazz elettrico con suggestive scariche e i già ben noti  giochi sonori del gruppo. La prima parte termina con il solito crescendo questa volta eseguito da tutta la band e una serie di intelligenti rullate da parte del nuovo membro del gruppo il giovane bravissimo drummer Antonio Sanchez. La seconda parte si presenta con un giro arpeggiato di accordi a cui si sovrappone una melodia di basso elettrico suonata intelligentemente con la tecnica del vibrato dal grandissimo Steve Rodby unito a slide molto lenti e un suono molto riflessivo. Dopo l'introduzione con chitarra e basso entrano delle suggestione tipiche delle ultime produzioni del gruppo dal gusto minimalista e psichedelico prodotte con suoni di tromba e di armonica filtrati. Dopo una parte più intimistica e rallentata entra il solo piano che esegue la base armonica per quello che sarà l'ennesimo,folgorante,suggestivo assolo in synth di Metheny che dialoga con la tromba per sottolineare la sua passione per questo strumento di cui in modo molto particolare ne ha sintetizzato il suono. Verso la fine del brano entra la componente elettronica  del gruppo con una frase che viene ripetuta a loop seguita da una ritmica di percussioni e da parti di tromba e armonica che danno al tutto un suono molto esotico e che può ricordare le produzioni Buddha Bar. Il brano si conclude con delle frasi di contrabbasso suonate con l'archetto unite a suggestioni varie e sfumati che rendono l'atmosfera molto ipnotica. La terza ed ultima parte di questo lavoro inizia con note di piano suonate nella parte grave a cui si uniscono tiepidamente il resto degli strumenti che fanno di sottofondo al lungo assolo di Metheny a cui si uniscono in un crescendo molto emozionante voci etniche con la tecnica del falsetto. Il brano continua con la ripresa del tema principale eseguito dalla chitarra acustica con continui crescendo e rallentamenti. Dopo alcuni secondi di cui si avvertono dei fruscii vari che ricordano suoni della natura, entra una breve parte con finiture ambiental che conclude in modo calmo, placato, tutto l'intero disco con una lenta dissolvenza e lasciando un pò di nostalgia nell'ascoltatore.

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