Premessa:
Wave e' il primo disco acquistato. Settembre 79 Bologna Patti Smith il mio primo concerto "internazionale". Significherà qualcosa per me?. Ovvio, il primo disco e il primo concerto sono come il primo amore. Quindi via a ritroso, ad apprezzare 3 monumentali dischi che hanno fatto la storia del....(bah...il genere decidetelo voi). Poi sgomento, confusione sconcerto. La sacerdotessa annuncia il ritiro. E io che faccio. Pippe su pippe su quello che fu. Poi il miracolo. 9 anni dopo esce Dream of life. E via sbadilate di merda, recensioni negative e detrattori a go-go.... la combattente passionaria poetessa del rock, malinconicamente abbandonata la scena utopica e ideologica degli anni settanta, la scena punk rock americana, il movimento culturale del Chelsea H., si è dunque rincoglionita?. Dream of life non offre certo il suono sporco da cantina, la voce rabbiosa e dolente del decennio precedente. E' un disco tenero, intimo, ma che già dalla primissima "people have the power" sprigiona però tantissima energia. Già, la gente ha il potere, ahahahahahahahah, inno demagogico, popolista, inutile in una scena dominata da tutti i valori umani peggiori che poi hanno determinato l'attuale "people non conta un cazzo".Canzone attualissima, capperi. Poi la voce dellla Smith, pulita gradevole, mai così bella. Fred Sonic pulisce il suono, chitarra armoniosa e gradevole in ritmi non banali e ballate tutt'altro che scontate. Non serve il track by track, il disco va tutto via fluido, ispirato, in un contesto sereno, misurato, a mio avviso in una parola, maturità artistica. Mappelthorpe ancora una volta, ma purtroppo l'ultima, firmerà la foto dellla copertina. Disco non inferiore ai precedenti. 5/5
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