Si è tenuto nella splendida cornice dell'anfiteatro del Vittoriale, all'interno del Festival Tener-a-Mente, il concerto di Patti Smith cantautrice e compositrice statunitense accompagnata dal suo storico chitarrista Lenny Kayne e dalla sua band.

L'esibizione è stata formidabile degna di una serata dei tempi del CBGB'S dove l'artista muoveva i suoi primi passi in una New York in pieno fermento artistico che negli anni '70 ha portato non solo alla popolarità la Smith ma anche moltissimi artisti del calibro dei Ramones, Lou Reed, Iggy Pop e dove anche forme d'arte diverse dalla musica hanno trovato un posto indelebile nella storia social-popolare.

Il concerto è cominciato a volumi molto bassi quasi a sussurrare il suo inizio con la reggheggiante "Redondo Beach" ma in un continuo crescendo l'esibizione si è trasformata in un mega concerto adrenalinico dove tutti, compreso il sottoscritto, si lanciavano in balli assurdi spinti dalla grinta delle canzoni più rock come "Gloria"ma anche dal ritmo delicato e graffiante di "Ghost dance" arrivando a "Because the Night" storica canzone scritta da Springsteen per la Smith, il concerto è anche occasione di sentire dal vivo le canzoni dell'ultimo album "Banga", dodici canzoni inedite e una cover: "After the gold rush"di Neil Young ,molto acclamato dal pubblico e dalla critica, l'album offre momenti di intensi e di alta levatura, chiaro segno di una fusione tra i musicisti e la poetessa Americana.

Proprio all'apice dell'euforia generale, la cantante decide di scavalcare il palco e scendere in mezzo alla folla ballando e cantando con i suoi stivaletti di pelle e i Jeans vissuti scatenando un delirio unico nella folla e dove una bambina di sette anni viene chiamata dalla Smith a ballare sul palco,regalandoci uno dei momenti più' belli ed emozionanti della serata. Con Patti Smith non c’è quel gradino di distanza che spesso separa un grande artista dalle persone, perché lei non lo vuole. Così tra canzoni e aneddoti su i maialini rosa degli autogrill, la serata finisce lasciandoci nel cuore molta gioia e felicità ma sopratutto la speranza e la convinzione che ognuno di noi è una persona importante e di non sottovalutare l'importanza della musica nella comunicabilità tra i popoli, ma sopratutto come dice Patti: "People have the Power"!

Set List: "Redondo beach" "Dancing barefoot" "April fool" "Fuji-san" "This is the girl" "Ghost dance" "Distant fingers" "Beneath the Southern cross" "We three" "Night time/ "(We aint' got) Nothin' yet/Born to lose/Pushin' too hard" "Nine" "Pissing in a river" "Because the night" "Peaceable kingdom"/"People have the power (spoken)" "Gloria" "Banga" "Rock'n'roll nigger"  

A cura di Maurizio Barba Foto di Ileana Ferrara

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