Paolo Catena, Paul Chain, Paul Cat. Ecco la Trinità artistica tra le più valide e, ovviamente, più sottovalutate d'Italia. Il maestro Catena, fautore di un Doom Metal magistralmente suonato per buona parte della sua ormai trentennale carriera, è stato capace di evolversi più volte durante il proprio cammino artistico. Un cammino di fortune alterne, di alti con picchi compositivi notevoli e bassi (pochi) in cui i propri "seguaci" sono stati letteralmente spiazzati.
Bene, la lunga parentesi Paul Chain è terminata il 2003-2004. L'artista, ormai, sentiva nuova linfa vitale scorrere dentro di sè. Doveva necessariamente creare un nuovo progetto in cui poter dare sfogo alla sua incessante vena compositiva. Il Maestro si è "completato" divenendo negli anni pittore astrattista e scultore potendo abbracciare meglio la sua amata arte. Se c'è un musicista italiano che possa definirsi del tutto "legittimamente" Artista quello è Paolo Catena Pesarese d'adozione che, durante la sua carriera, non ha fatto quasi mai niente per denaro mantenendo intatta la verve compositiva e l'attitudine musicale (è polistrumentista) da assaporare disco dopo disco, molti dei quali autoprodotti.
Paladino dell'autoproduzione, ha dato alla luce opere validissime rimaste inesorabilmente nel semi-dimenticatoio. Molti di Voi probabilmente ricorderanno "Dies Irae" capolavoro (a mio avviso) del 1994, un disco ostico, così introspettivo e di difficile fruizione che avrebbe potuto "vedere la luce" solo grazie all'autoproduzione. Quale artista attaccato al denaro avrebbe avuto il coraggio di creare prima e di produrre poi un'opera di cui avrebbe presumibilmente venduto 4-5 copie?
Il suo è puro amore per l'Arte e la vendita della musica prodotta è semplicemente volta alla sopravvivenza. Non ci sono calcoli, studi di marketing e strategie varie forse abbozzati solo nella primissima (giovanile) fase con i Death ss.
Ecco spiegata la nascita del progetto P.C. Translate con lo pseudonimo di Paul Cat. Un progetto così sincero, cristallino e genuinamente "ingenuo" da far gridare al miracolo. Ingenuo perchè in questa società marcia nessuno, dico nessuno ti regala niente. Ebbene, il maestro ha dato prova ulteriore di onestà, coerenza e coraggio rendendo la fruizione della sua musica assolutamente gratuita per tutti, liberamente scaricabile dal sito paolocatena.it. In questo progetto è andato decisamente oltre, alla ricerca dell'Arte totale. Ha destinato alla vendita circa 300 copie di ognuno dei primi due lavori col monicher P.C. Translate a titolo "Lo-Fi Lovers" del 2005 e "Collage Creation" del 2006.
La particolarità è che queste copie sono state realizzate artigianalmente dall'Artista che ne ha personalmente curato l'artwork fornendo alcune varianti di stile grafico, le ha numerate ad ha anche firmato copia per copia la ristrettissima tiratura.
L'errore più grande che si possa fare è cercare di inquadrare questo progetto in un ambito musicale ben preciso. C'è "dentro" un pò tutta l'esperienza accumulata dall'Artista nei trent'anni e passa di carriera. Non troverete (se ne cercate ancora) capolavori in queste ultime fatiche del Catena. Troverete tanta buona musica con episodi davvero evocativi. Suggestioni sonore con buon margine di improvvisazione. C'è rock, psichedelia, tracce di doom, electro-ambient in composizioni a volte brevi (a mio avviso le migiori) a volte lunghe per un totale di una settantina di ottimi minuti. Chiaramente è inutile il track by track da parte mia vista la facilità con la quale assaporerete questa musica che come ho già detto è difficilmente classificabile.
Quasi dimenticavo, il cantato non è gran cosa ma anche in questo caso lo sforzo dell'artista è palesato dal fatto di aver "codificato un cantato fonetico" che ad un veloce ascolto può sembrare in lingua Inglese quando in verità in più occasioni non significa assolutamente nulla. Coraggioso no?
Concludo questa mia recensione molto semplicemente; Grazie Paolo!
Carico i commenti... con calma