L'ultimo inedito di Sir Paul McCartney risale al 2009 ed è passato un pò inosservato in quanto si tratta di un Singolo uscito solo online.

"(I Want to) Come Home" ricorda un pò la genesi di una sua bella canzone del 2001, "Vanilla Sky", questo perchè sono entrambi brani composti appositamente per un film, e mai inseriti in nessun album. Il quel caso il film era appunto "Vanilla Sky", in questo caso il film è "Everybody's Fine", un film con Robert De Niro uscito proprio nel 2009.

La recensione di un singolo può forse apparire sintomatica di eccessivo interesse, ma il brano e l'artista in questione meritano lo zelo necessario a questo tipo di approfondimento. Paul non scriveva una ballata così bella dai tempi dello splendido "Chaos And Creation In The Backyard", il suo disco migliore degli anni 2000. Il profumo sembra essere proprio lo stesso che si respirava il quell'album; arrangiamento curato ed essenziale, tutti gli strumenti suonati da Paul (fatta eccezione per gli archi), e melodia di alta classe.

L'atmosfera è malinconica e introspettiva, con il pianoforte nella semplice cadenza tipica di molte altre sue composizioni, così come gli altri strumenti: tutti a disposizione del canto.

Un canto a metà strada tra l'assorto e il rassegnato.

"Home. Where's there's nothing but sweet surrender, to the memories from afar"

"Home. To the place where the truth lies waiting we remember who we are"

"Casa, dove non c'è altro che una dolce resa ai ricordi lontani.

"Casa. Nel luogo dove la verità giace nell'attesa di ricordare chi siamo"

Il brano è bello, semplice ma non banale. Non è una vetta compositiva del miglior Paul McCartney, ma molti suoi emulatori (il mondo del pop di qualità ne è pieno) farebbero bene a prendere appunti.

L'impronta da maestro è evidente sulla costruzione armonica del pezzo, in particolar modo nella modulazione tra la strofa e il ponte, impreziosita da accordi inaspettati e piacevolmente agrodolci.

A mio avviso, un tocco geniale.

8/10

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