Curiosando tra i film di una persona che fino a 18 anni non aveva il permesso di guardare film e che ha vissuto dei periodi di depressione dovuti alla solitudine e all'alcolismo, tale Paul Joseph Schrader (ne ha diretti ben 21 dal primo “Blue Collar” del 1978 al suo ultimo ”First Reformed” presentato quest’anno al 74° Festival del Cinema di Venezia dove s’è già guadagnato il Premio Green Drop), regista divenuto famoso ai più per il bel film “American Gigolo” del '80, ma già acclamato per aver scritto e sceneggiato il film “Taxi “Driver” nel '76 diretto da Martin Scorsese, successivamente con Scorsese ripeterà l’esperienza di sceneggiatore in altri tre grandi film che presumo tutti abbiamo visto, “Toro Scatenato” del ’80, in “L'ultima tentazione di Cristo” del '87 e in “Al di là della vita” del ’99, beh per farla breve ho trovato e mi son visto oggi questo “Dog Eat Dog” del 2016 ma uscito in Italia solo il 13 luglio di quest’anno, tratto dall'omonimo romanzo di Edward Bunker (un ex criminale che ha trovato una “redenzione/riscatto” anche nella scrittura...) scritto nel '96.
Già dal titolo non presumevo nulla di buono ed infatti nel film non accade mai ma mai nulla buono, anzi tutt’altro…
La pellicola si apre con un antefatto intitolato "PURE DOPAMINE" in cui si viene proiettati subito in un atmosfera “Pulp” grazie Mad Dog (uno dei tre personaggi principali) un tipo "strafuso" interpretato dal grande William Dafoe.
Continua con il (diciamo) 2° capitolo e cioè l’inizio vero e proprio “DOG EAT DOG” stranamente in black/white , e ci ritroviamo in un atmosfera da locale “Lap Dance” sede abituale di incontro con gli altri due protagonisti Diesel e la voce narrante Troy impersonato dall’altrettanto grande Nicolas Cage.
Per quel che mi riguarda, sono solo pugni nello stomaco le vicende che accadono nel film, e mi fa paura pensare e sapere che nel mondo queste cose possano accadere veramente e che la fuori ci siano elementi disturbati senza scrupoli di alcun tipo, e il cui scopo nella vita è avere e solo avere, costi quel che costi, mi auguro solo che gli squilibrati non attingano a quei fatti narrati nella pellicola per le loro future prodezze…
Insomma alla fine m'è rimasta dentro una profonda nausea che a dirla tutta mi ha accompagnato fin dall’inizio.
P.S. lo sapevo che mi sarei dimenticato un piccolo particolare, ma recuperiamo subito, nel film appare anche Paul Schrader nelle vesti di il Greco, un malavitoso che incarica i protagonisti a compiere malefatte retribuite.
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