Affiancato ancora una volta dagli ex Ocean Colour Scene Craddock e Minghella, Weller tira fuori dal cappello un album estremamente ben scritto, ben prodotto e ben suonato.
Non che non me lo aspettassi da quel bastardo dello zio Paul, ma… no, cazzo, ora che ci penso meglio non me lo aspettavo proprio. Come sempre ricco di influenze soul e fottutamente inglese, Weller dà il meglio di sé nelle canzoni più tipicamente rock, che si infilzano sotto la pelle già al primo ascolto, così come la splendida, folkeggiante All On A Misty Morning (che ho scoperto mentre tornavo a casa distrutto, premendo per sbaglio il tasto shuffle sulla mia cagata di autoradio-mp3 player… cose belle) o nella bluesata I Wanna Make It Allright; al contrario perde un po’ nelle ballatone piano e voce… sarà che mi deprime il romanticismo, ma non sono quelle il motivo per cui dovreste comprare ‘sto pezzo di plastica rotante.
Ebbbravo il Modfather.
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