Per chi ancora avesse qualche dubbio: la Not Not Fun è al suo zenit.

Dopo aver rilasciato in due anni un numero impressionante di uscite interessanti e ad alto tasso innovativo (che poi significa ripescare intelligentemente), equamente divise tra burle ipnagogiche (argh), derivazioni tropicali, psichedelia da cameretta e weird music da decerebrati, giunge alle porte del 2011 con uno dei suoi opus più a fuoco. Si tratta di "936", debutto dei Peaking Lights: marito smanettone (basti dare un occhio ai suoi congegni elettronici do it yourself) e moglie nostalgica. I due hanno masticato così tanto il Dub, al punto di trasfigurarlo e renderlo detrito giocattolo, sul quale si infrangono i Synth tropicali, ora suadenti, ora malinconici, in grado di richiamare tanto certo Kraut, quanto cert'altra New Age, che tutti avevamo dimenticato.

"936" non è altro che una serie di hook, sognanti, ipnotici ed onirici, un rimescolare le carte che parte da dietro, guardando (molto) avanti. Indubbiamente tra i picchi assoluti di quest'anno.

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