Questo sicuramente è uno degli album cardini dell'era grunge, uno dei 3 capolavori insieme a "Nevermind" dei Nirvana e "Sperunknown" dei Soundgarden.
Ovviamente di quello che erano i Pearl Jam dodici anni fa è rimasto ben poco... ed è per questo che ascoltando questo album mi vengono moltissimi rimpianti per quello che Eddie Vedder e soci non sono stati piú in grado di fare...
In questo LP sono contenuti almeno 5-6 pezzi di altissimo livello, come ad esempio "Even Flow", "Jeremy", "Alive", "Release", "Garden"... solo per citarne alcuni...
Il suono è molto meno ruvido del caratteristico "suono grunge"... è molto più semplicemente rock!
Basta ascoltare la open track "Once" per rendersi conto di quello che sarà l'intero album... L'assolo di circa due minuti contenuto in "Alive" è da brividi... il testo di "Jeremy" è molto duro, crudele... tanto che nel '91 in America provocò molti suicidi da parte di ragazzi adolescenti...
Bellissima anche la dedica da parte di Eddie Vedder di "Alive" al padre... poco importa se oggi i PJ scrivono canzoni quasi pop come "I Am Mine"... a me piace ricordarli aggressivi e menefreghisti verso il business come nel 1991... quando erano una grandissima band...
"...I'm still alive..."
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