"Sowego" é il titolo del terzo album ufficiale di questa band sconosciuta ai piú. Ma della quale vorrei parlarvi.
Vorrei raccontarvi la loro storia, questa band l'ho vista nascere, evolversi e spegnersi, rimanendo pur viva attraverso 3 bellissimi album.
In questo caso posso dire sinceramente che li conosco, li conosco bene perché ho fatto parte del loro mondo.
Pelican Milk non é stata solo una band, é stata un insieme di cose, un'attitudine, un'energia attorno alla quale sono ruotate esperienze artistiche, sperimentazioni.
Non dimenticheró mai l'estate di quasi 10 anni fa, una casa in mezzo al nulla, lontano dalla confusione, contornata di girasoli e natura in un piccolo paesello del centro-italia, dove ci si incontrava per suonare, parlare, sognare.
La loro musica é una musica che suona molto Led Zeppelin, Pink Floyd e tutto quel sound seventies che tutti conoscono.
Ma non era una cosa particolarmente voluta, io credo che era la propria attitudine a generare questo, credo che i Pelican Milk fossero nati nell'epoca sbagliata.
Nonostante questo sono riusciti a creare un proprio sound, riconoscibile, forte, personalissimo. Il primo nucleo nacque a Londra dove Alex Savelli, fondatore insieme a Simon Painter, risiedeva, e dove cominciano a prendere vita i primi brani, ma fu in Italia che cominció a crescere davvero e a evolversi, quando Alex volle ricongiungersi con Terence Todaro, con il quale giá aveva suonato in una band Hard rock durante molti anni.
Nasce cosi "South Enough", un album vario e interessante, una perfetta sincronia di rock, folk inglese e psichedelia, dove confluiscono numerosi musicisti, dove dall'inizio alla fine si é completamente trasportati da un orgia di strumenti diversi (violino, sax, tromba, percussioni ad aggiungersi agli strumenti principali), completamente in sintonia, che si confrontano anche in meravigliose improvvisazioni (avvenute e registrate in una chiesa sconsacrata in Inghilterra), un viaggio coinvolgente ed affascinante. ci sono momenti in quest'album veramente profondi ed alti, dove le emozioni si perdono e la loro musica ti entra nell'anima travolgendoti. Alcune tracce faranno parte di un cortometraggio, altre di un film.
Il loro secondo album si intitola "Welcome", il mio preferito. Con esso viene ribadita la classe di una band veramente sottovalutata, una band che secondo vari pareri é una grande band [nel frattempo furono notati dal grande Eddie Kramer (produttore di Jimi Hendrix e Led Zeppelin) che fu colpito dalla loro musica che stava suonando in un negozio nel centro di Londra, mentre faceva shopping :) ], sono stati prodotti da Paul Chain (con il quale registrano anche un pezzo tributo ai Saint Vitus)
"Welcome" é piu' maturo, meno folk rispetto al precedente, abbastanza psichedelico, con riminiscenze vagamente doorsiane e progressive. Altro viaggio, altra prova eccellente. Altro gioiellino.
Ma vediamo il loro terzo album, "Sowego", anche perché senno qualcuno potrebbe anche dirmi che la recensione sta fuori tema...
Solo per informazione, nel periodo tra il secondo e il terzo album, i Pelican Milk hanno registrato un disco non ufficiale, risultato di eccezionali improvvisazioni insieme al grande contrabbassista Ares Tavolazzi e uno dei pezzi che fanno parte di questo progetto accompagnano un video sulla morte di Pierpaolo Pasolin. La psichedelia ormai la fa da padrona, regalandoci un ultimo grande viaggio che chiuderá la trilogia. Ispiratissimi i Pelican Milk viaggiano sulle onde di un sound pinkfloydiano incalzante. La parte piú importante dell'album é una lunga opera che occupa la parte centrale del disco che si divide in 5 momenti differenti dal blues al rock psichedelico e visionario (Io sto lavorando su questa parte dell'album ormai da anni volendo creare un'installazione video ambiziosa e complicata, ma che realizzerebbe i mio sogno di riportare in vita la loro musica).
Che dire, non so forse mi sono un pó persa nei ricordi piuttosto che soffermarmi a descrivervi i loro album.
lo so, ma spero di avervi lasciato la curiositá si andarli a cercare e di dedicargli qualche ora del vostro tempo, perché questa é una band veramente grande, veramente valida che vorrei che conosceste per non privarvi del piacere di vivere il loro sound, se siete amanti della musica.
E credetemi, non lo sto dicendo perché sono stata legata a loro, ascoltateli e capirete perché mi sento infinitamente fortunata ad aver avuto la possibilitá di seguirli da vicino e vivere con loro la loro energia.
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