I miei primi due contatti con il progressive proveniente da Cuba (paese che ben difficilmente verrebbe da associare al nostro genere preferito) sono stati piuttosto positivi. L'ascolto dei Sintesis e dei Naranja Mecanica mi ha infatti colpito molto favorevolmente e mi ha lasciato una buona predisposizione all'ascolto di nuove prog band provenienti dall'isola caraibica. È stato quindi con grande piacere che mi sono accinto all'ascolto di questo CD dei Perfume De Mujer confidando nell'antico detto "non c'è due senza tre". È stato quindi con un certo rammarico che, man mano che l'ascolto procedeva, mi sono visto sgretolare di fronte agli occhi (o alle orecchie?) l'antica saggezza popolare. Il progressive proposto da questi "Profumo di Donna" è infatti quanto di meno digeribile mi sia capitato di ascoltare in tanti anni di ascolti appassionati. Sperimentazione pura, funky, jazz-rock, RIO, rumorismo, follie varie di zappiana memoria: nelle 19 tracce che compongono il CD, di durata variabile da meno di un minuto ad oltre 21, si può trovare tutto ciò. Sicuramente l'estrema originalità del risultato è l'unico punto a favore che riesco a trovare in quest'album che definire ostico è poco. Non so che dirvi, potrei anche essere io quello limitato e non arrivare a comprendere il messaggio artistico di questa band (tra l'altro arrivata al terzo CD, quindi a qualcuno piacerà pure...). Insomma se siete abituati ad ascoltare le band più strane, se per voi le cose più estreme prodotte da Fripp vi fanno l'effetto della "Canzone del Sole", se ritenete "Blemish" di Sylvian un dischetto un po' troppo commerciale, ebbene qui troverete pane per i vostri denti. Gli altri... alla larga!

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