La mia recensione è una sorta di tributo personale che volevo fare ai Pet Shop Boys, il noto duo inglese elettro-pop/dance composto da Neil Tennant e Chris Lowe.

Resisi famosi nella seconda metà degli anni '80, grazie anche al successo di hit del calibro di "West End Girls", "It's A Sin" e "Rent", il singolo di cui voglio parlare è "Being Boring", secondo estratto dall'album "Behaviour" pubblicato nel 1990.

E' una canzone che ha segnato profondamente un periodo della mia vita (i ricordi relativi alla maturità delle superiori e la gita di quinta a Barcellona) ed è con questa traccia che li ho conosciuti proprio in quel momento.

Per quanto riguarda la versione pubblicata nell'album, si tratta di un pezzo notevolmente lungo (6:48), introdotto da una intro di un minuto caratterizzata da dei tappeti di tastiere che avvolgono e introducono l'ascoltatore ai primi versi di Tennant; versi che fanno capire subito quali saranno le emozioni che evocheranno la track (nostalgia, riflessione, tristezza e tanti ricordi).

Si inizia appunto con un cantato nostalgico ("I came across a cache of old photos and invitations to teenage parties") ed attraverso varie riflessioni, viene toccato anche il problema dell'AIDS ("Some are here and some are missing... in the 1990's"), in quanto la canzone è stata dedicata ad un amico di Tennant morto appunto per quella malattia (ed in questo contesto, probabilmente, "But I thought in spite of dreams you'd be sitting somewhere here with me" è l'apice della composizione).

Per chi non la conosce, non aspettatevi la classica canzone dei Pet Shop Boys "danzereccia", ma si tratta comunque di un pezzo fondamentale nella loro discografia, nonché una delle hit più amate dai fans.

Saranno forse le riflessioni e le emozioni uniche trasmesse che permettono di rendere il pezzo straordinario nel tempo, continuando a strabiliare e a non annoiare dopo ripetuti ascolti.

Del resto, come cantano in questo capolavoro, "We were never being boring cos we were never being bored".

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