Atipico. Basterebbe questa parola a descrivere Pete Yorn, musicista del New Jersey, autore di pochissime hit di rilievo.
Il terzo album del cantautore è "Nightcrawler", prodotto dalla Columbia Records, e nonostante questo robustissimo marchio alle spalle, l'album non decolla nelle classifiche e non entusiasma la critica d'oltreoceano a differenza del disco d'esordio "Musicforthemorningafter", ciò però non deve trarre in inganno. Innanzitutto cerco di delineare l'identità del disco, fondamentalmente parliamo di ' soft ' rock, di pop/rock e perfino di Britpop nel senso meno commerciale del termine, perchè nonostante il disco sia avvolto da un alone di atmosfera spensierata e malinconica di facile ascolto, non è ruffiano e scontato. Indicativo il fatto che quello che è a mio avviso il miglior pezzo dell'album o tra i migliori, ossia "Undercover", non è stato scelto nemmeno come singolo di lancio, decisioni che spesso possono risultare infelici ai fini della commercializzazione di un album.
Yorn parla di sentimenti comuni, di momenti di vita vissuta, di ricordi d'amore e d'amicizia, con semplicità e quel pizzico di indifferenza che rende pezzi come "For Us" e "Alive" scorrevoli nonchè altamente apprezzabili. Poi appunto la perla, "Undercover", quasi una voce fuori dal coro, atmosfere che rimandano al Brit europeo cosi poco emulato negli Stati Uniti con una base coinvolgente e ben azzeccata. C'è comunque da ammettere che si tratta di un disco senza infamia e senza lode, e cosi, a controbilanciare in negativo troviamo le insipide "Policies" e "Maybe I'm Right", legittimo riempimento per un disco che soggettivamente è leggermente lungo in proporzione alla sua semplicità ( 14 tracce per un totale di oltre 50 minuti ). Ciò può bastare per descrivere questo terzo e ultimo lavoro di Pete Yorn, consigliato per un ascolto rilassante accompagnati perchè no da un bicchiere di Scotch, bensì lungi da me invitarvi all'acquisto, fatta eccezione per i nostalgici e per tutti coloro che potenzialmente riescono a comprendere il 'pessimismo leopardiano' dell'atipico, silenzioso, introverso, Mr. Yorn.
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