Non poco tempo fa, all'incirca verso l'estate del 2007, mi capitò la fortuna di vedere un film, un film difficile da catalogare come genere, un film molto enigmatico e misterioso, oscuro ma allo stesso tempo coinvolgente, esilarante ma drammatico in determinate circostanze.
Sto parlando di "Cose Molto Cattive", lungometraggio pubblicato nei cinema nel 1998, interpretato abilmente dalla bella e brava Cameron Diaz (il suo ruolo all'interno della vicenda è secondario), dal capace Christan Slater e dall'impacciato, bonario e goffo Jon Favreau.
La storia si sviluppo in America, in una città non definita, ma sicuramente il luogo dove si concentra il succo delle vicissitudini è Las Vegas, loco dove si recano Kyle Fisher, impiegato di successo pronto a sposarsi con Laura Garrity, una esigente ed assillante fanciulla, sempre pronta a domandar richieste, e i suoi amici d'infanzia e di vita, contraddistinti l'uno dall'altro da varie, differenti e precise personalità. Quest'ultimi decidono di organizzare la classica delle più classiche feste d'addio al celibato, trasferendosi un fine settimana a Las Vegas, giocando a poker, dadi e sniffando cocaina.
La mente di tutto il piano (e mente di tutte le decisioni prese in seguito) è Robert Boyd, un arrogante e spocchioso amico di Kyle, perennemente odiato dalla fidanzata di quest'ultimo per il suo atteggiamento da presuntuoso e superbo. Dopo aver trascorso una serata in giro per l'affascinante "del gioco", la compagnia ritorna a casa; si balla, si beve, si sniffa, fino a quando l'acuto intelletto di Boyd non richiama a sé l'unico bisogno di cui gli amici vogliono e devono vedere: la spogliarellista.
Arriva così una bella asiatica, che col corpo sinuoso e sensuale manda alla testa l'intero gruppo di amici. Chi andrà con lei? Dopo varie indecisioni, ecco farsi avanti Michael Berkow, audace e scatenato fratello di Adam, rilassato e tradizionale uomo sposato e fermamente credente nella religione cristiana.
Così, la meretrice e Michael hanno un rapporto violento e sudato, ma qui inizia la tragedia; inavvertitamente la prostituta, in seguito ad un incidente muore, la sua testa è trapassata da un innocuo, ma in questo frangente letale, attaccapanni di ferro.
Il resto della compagnia, quando vede Michale con l'accappatoio sporco di sangue di ritorno dal bagno, è ammutolito. Neppure Michael sa spiegarsi com'è potuta accadere tale disgrazia, al che la banda non sa più cosa fare: c'è chi dice di chiamare l'ambulanza, c'è chi dice di seppellirla nel deserto. La decisione presa alla fine è il deserto, ma un altro ostacolo si pone di fronte alle intenzioni dei 5 amici: la guardia dell'hotel, che dopo aver avvertito il troppo "casino" della compagnia, decide di portarsi alla loro camera per accertarsi dei danni.
Tutto prosegue liscio, ma purtroppo la guardia nota attraverso un riflesso il corpo esamine della ragazza, e diviene vittima del suo accorgimento, perché Boyd non perde tempo; impugnato un cavatappi, uccide la guardia che muore dissanguata nel bagno accanto al cadavere della prostituta che era riuscito a scorgere. Così, insieme alla prostituta, fatta a pezzi, ci finisce anche il corpo della guardia nella buca in pieno deserto.
La vita però prosegue male per i 5 amici: Charles (miglior amico di Kyle, un tipo silenzioso ed eccentrico) non sa che dire al riguardo, Adam è continuamente assillato dal rimorso, e teme che la polizia possa scoprirli, Kyle ha paura che il suo matrimonio vada in fumo, Michael, beh, è poco dire che va completamente fuori di testa, mentre Boyd continua ad essere rilassato, tranquillo e più egocentrico che mai. Egli ritiene di aver salvato dalla rovina i suoi compari, ed è reo di aver trovato una forza dentro di lui che non gli pone ostacoli.
Via via che prosegue la storia, accadranno svariati episodi,c ome la morte di Adam per mano del fratello impazzito, gli omicidi di Boyd che cercherà di eliminare chiunque gli sbarri la strada, ed il matrimonio riuscito alla perfezione, ma che presto si spezzerà.
Non vi dico altro, poiché questo film va gustato dal primo all'ultimo minuto, data la ricchezza degli svariati messaggi che codesto lungometraggio, sia con episodi esilaranti che drammatici, lancia agli spettatori.
Cheers!
P.S. Da notare e gustare l'ottima interpretazione di Robert Boyd da parte di Christian Slater, ottimo attore.
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