Che dire di Peter Gabriel I? Si tratta dell'album d'esordio di un grande artista, che aveva già dimostrato la sua originalità e il suo valore con i portentosi spettacoli all'epoca Genesis. Lasciato il gruppo nel 1975, dopo oltre un anno di riflessioni, Peter decide di ritornare in studio per dare avvio a quella che sarà una lunga e splendida carriera solistica. Per la sua prima creatura Gabriel si circonda di alcuni dei migliori musicisti sulla piazza, tra i quali spiccano Tony Levin al basso e Robert Fripp alla chitarra.
L'album si apre con "Moribund The Burgermeister", canzone che tratta del ballo di San Vito e ricorda in alcuni momenti le sonorità e lo stile Genesis. Dopo questo originalissimo inizio si passa all'incantevole "Solbury Hill, " ancora oggi un "hit". La terza traccia è "Modern Love", un'attenta analisi sull amore. Finita la divertente "Excuse Me, ci si imbatte nella lenta ma bellissima "Humdrum" e successivamente in "Slowburn". Spiccano poi le atmosfere blues e sacra in "Waiting For The Big One" e l'introduzione di "Down The Dolce Vita", a cura della London Simphony Orchestra. L'album si chiude con la splendida "Here Comes The Flood" a suggellare l'ottimo esordio.
L'album esce nel 1977 e ha buone vendite. Non può mancare tra i dischi di un fan di Peter Gabriel.
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