AP. PERO'.

Stò da più di mezz'ora chiuso nel mio pensatoio/defecatoio intento ad effettuare un dowload delle mie viscere in attesa dell'MP3 del giorno prima.
Un bel momento di raccoglimento, non c'è che dire, che in genere frutta i soliti pensieri di merda o, in alternanza, merda pansante, materia ben più interessante e articolata.
Purtroppo per me, la connessione è scarsa è la banda larga del mio culo è più stretta di quello che immaginavo. Mi aiuto pertanto con quello che circola a lunghezza del mio braccio: libri, riviste, depliant, scontrini fiscali abbandonati, settimane enigmistiche... insomma, tutto fa brodo per la zuppa calda che dovrei sfornare.

Sotto un cumulo di MARIECLAIR, ESPRESSI e MUCCHI SELVAGGI sbircio la copia pirata marocchina di questo album "UP" di Peter Gabriel acquistata su una spiaggia a Fregene nell'inverno 2002 da tal Jasef.
Un disco da una gestazione di oltre 10 anni (!), un lavoro "notturno, a volte anche plumbeo, nato col tentativo di convogliare un esistenzialismo introverso in una forma-canzone formalmente ineccepibile ed estetizzante, ma anche un disco dove una produzione eccellente a volte sopperisce, o tenta di farlo, a qualche carenza compositiva e di ispirazione... un disco moderno e in linea con i tempi" (come riferisce M. Chiusi su OndaRock). Essendo quindi tempi di merda, aggiungo io (attenendomi al tema), il disco è abbastanza tronfio e tremendamente "pesante" colorato qui e là di quel ritmo lievemente danzereccio veramente urticante, rimasuglio di una tendenza abbastanza diffusa tra questi quasi-60enni che si giocano ogni carta per accattivarsi il pubblico più giovane che alla domanda "mai sentiti i Genesis?" rispondono "si, ci ho giocato qualche anno fa, era un videogioco SEGA , no?".
Ma al di là di tutto la domanda che più mi preme ora è: FARA' DAVVERO CACARE?

Provo a caricarlo sul mio i-pod e tento un ascolto... "Darkness" non male con quel contrasto tra l'insert lancinante del riff con la finta-quiete del resto del brano... mmhh... utilità = zero. La seguente "Growing Up" è abbastanza loffia e prescindibile con quel 4/4 insulso e banale... niente... il grosso stimolo ancora manca, maledizione... con "Sky Blue" siamo nella classica ballata "alla Gabriel" dove il nostro accrocchia una sdolcinata serie di accordi simil soul, impostati sul suo tipico vocione amaliante e ancora carismatico... 'na palla di 6 minuti e 37 con 45 secondi di finalino a cappella... vabbeh, ma tutto sommato niente di così significativo per il compito che mi sono ripromesso...

Stacco un attimo gli occhi su un depliant che reclamizza una Gita in pullman a Monterotondo col Padre Pio disegnato, vestito da autista, che schiaccia l'occhiolino, il tutto a sole 19, 90 euro... ecco, in effetti lo stomaco ha un mezzo sussulto... guardo il depliantino senza attenzione perchè ma ormai la curiosità su sto' UP mi ha reso impaziente... ripremo PLAY sull' i-pod.

"No Way Out"... ancora 'sta base finto-lunge da piano bar del 3° millennio... pallosa e soporifera al punto giusto... niente variazioni di accordo, una tonalità, praticamente una nota sbrodolata per quasi 8 minuti... vado avanti con "I Grieve"... stessa atmosfera soffusa e nebbiosa, ritmi ovattati, andamento funereo per 6 minuti poi inserimento tardivo di batteria!!... comunque lo stomaco regge... calma piatta su quel fronte... il disco è passabile e riesco a trattenere ancora il grosso della questione. Porcacciamerda!!
Anche la successiva "The Barry Williams Show" mezza funkeggiante e orecchiabile (non a caso il singolo di punta) non è di grande aiuto... si ascolta piacevolmente senza darmi quell'onda d'urto che cerco. Avrò forse sbagliato disco? Comincio a sospettarlo...

Con "My Head Sounds Like That" torniamo a uno stato di dormiveglia... mi appoggio col mento sulla vasca da bagno e comincio la pennica seduto sul water... mi sveglio alla successiva "More Than This" banale come poche e abbastanza oscena... e infatti... ZAC: finalmente la pancia reagisce e sento in lento via vai di oscure presenze in sommossa nel mio sè profondo!! ERA ORA, mi dico e lascio il brano scorrere in tutta la sua durata...
Passo subito a "Signal To Noise" con aperture world-music (tanto care al canuto arcangelo ormai spelacchiato)... beh, non male... sarà la presenza della voce del compianto Nusrat Fateh Ali Khan che ravviva e impreziosisce il tutto, insomma, un pezzo discreto anche se troppo orchestrale nel finale ma intanto il mio stomaco si riblocca... niente da fare... tutto sbagliato, tutto da rifare!!
Per quel che mi occorre mi serve musica più merdosa e questo, tutto sommato, non è così osceno come mi aspettavo: palloso si ma osceno sarebbe ingiusto!

Richiudo 'sto CD nella custodietta acetata ancora graffiata dalla sabbia, deluso ma in fondo anche felice di non aver affossato completamente il mio idolo di gioventù e decido così di andare sul sicuro: a mali estremi estremi rimedi!
Prendo una copia ingiallita del quotidiano Libero che tengo qui nascosta per le grandi occasioni.
Il tempo di leggere il titolone centrale e i tre trafiletti laterali che il mio corpo ricomincia a funzionare a meraviglia come un orologietto svizzero.
Ehh, certe soddisfazioni è giusto togliersele... il massimo sarebbe una volta al giorno!! : -)))

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