Ma state scherzando?

Queste sono le parole che mi vengono in mente, dopo aver letto le recensioni di "Dracula opera rock", della P.F.M. Qui sul deb.

"Dracula opera rock", è un album pubblicato nel 2006, dalla storica band rock progressiva italiana formata da musicisti, (Franz Di Cioccio-batteria&percussioni, Patrick Djivas-basso, Franco Mussida-chitarre, Flavio Premoli-tastiere) come si sa, di tutto rispetto, questo però non significa che dobbiamo esaltare ogni ciofeca che la "Premiata" tenta di spacciare per opere divine.

Ho scritto ciofeca?

Quindi stò affermando che questo album fa schifo? No nella maniera più assoluta, perché è suonato bene, registrato benissimo e i cantanti,(Vittorio Matteucci interpretato Dracula, Sabrina De Siena, interpretato Mina etc), sono bravissimi, ma l'album è terribilmente noioso, ripetitivo e scontato, per quelli che come me (ma non solo), hanno visto il bellissimo film di F. F. COPPOLA.

"DRACULA OPERA ROCK" è un concept, quella tipologia di album, che fece la fortuna e in seguito portò alla crisi artistica e commerciale (col nascere della new wave e del punk), molte band coetanee di quest'ultima, Genesis, yes, King Crimson, Le orme, Area, etc, quindi nel 2006 ma anche oggi è un genere musicale abbastanza inusuale, e (mio parere) anche un po' azzardato da proporre soprattutto in Italia, ma un buon amante del rock progressivo apprezzerà molto, se il lavoro in questione risultasse buono, cosa che non è.

Il concept quindi ha la particolarità di assomigliare, per quello che riguarda i testi, di più ad un romanzo che un album tradizionale, perché i testi dei brani dell'opera, fanno riferimento ad un unico concetto base, che può essere un romanzo, (come in questo caso), una favola, un racconto inventato o quello che volete.

Secondo il mio punto di vista, proprio qui casca l'asino, perché prendere come concetto base(mio parere), il famoso romanzo di Bram Stoner, non è affatto originale, la quale mi risulta una bella operazione commerciale studiata a puntino dalla P.F.M., per far elevare il lavoro a definizione di capolavoro, con un soggetto (Dracula), conosciutissimo è scontato.

Breve ricostruzione degli eventi.

Franco Mussida: Ciao ragazzi, ok dobbiamo fare un bell'album concept, siete d'accordo? D'accordissimo risponde F. Premoli, magari inventiamo una bella storia originale che sia farina del nostro sacco, naahhh risponde F. Di Cioccio, troppo faticoso e poi dobbiamo considerare anche il lato commerciale, allora facciamo un album fatto bene, ma che non sia un concept, ribatte P. Djivas. Scherzi.... replica F. Mussida, non siamo mica i Dik Dik.

Mmmmm...... Mmmmm....... Mmmmm....

Ho trovato, Dracula opera rock, bravooo... applaudono gli altri, risultato? Una noia mortale. L'intera opera (2 dischi) si divide in due atti, che comprendono in tutto 28 brani, che rappresentano per intero tutto il romanzo, "Ouverture" il brano strumentale che apre le danze è senza dubbio il migliore dell'intera opera, il problema di quest'ultima secondo me è la parte cantata, molto più adatta ad un opera teatrale, che ad una rock appunto la quale mal si accosta con strumenti tipici rock.

Altri brani interessanti sono, "Non guardarmi, "Un destino di rondine", "Il punto debole" decisamente migliore il secondo atto. Quasi tutta l'opera segue schemi molto rigidi, scontato, quindi quando le vicissitudini, la storia diventa più movimentata, la musica reagisce di conseguenza è viceversa, penalizzando e banalizzazione il tutto.

Il sound è potente, cristallino e completo, ma scordatevi virtuosismi tipici del rock progressivo "classico" dei tempi passati, orchestrazione a manetta per dare tanta drammaticità, ridicoli i cori dei vampiretti. Per concludere: Sono arrivato alla fine di questo polpettone, annoiato, mezzo addormentato e deluso, misera consolazione la confezione super lusso a forma di libro molto bella, che prenderà molta polvere.

Mi sembra di aver letto da qualche parte, che anche il tour omonimo sia stato un mezzo flop, ma era inevitabile, consiglio questo album, solo ai fans più sfegatati, e concludo che i capolavori della P.F.M. appartengo no al passato (remoto).

Carico i commenti...  con calma