Primo E.P. della band nostrana Phenomena, gruppo che si affaccia per la prima volta nel panorama rock italiano. La band prende il nome da un fortunatissimo film di Dario Argento e propone un rock energico fortemente ispirato da band del calibro di Christian Death, The Cure, NIN, Marilyn Manson, Depeche Mode, Metallica, Marlene Kuntz e Smashing Pumpkin tanto per citarne alcuni.
Il brano che apre il cd s'intitola "La Riflessione", song aggressiva e sognante predominata da un'incessante chitarra in stile progressive e da una batteria altamente esplosiva, è a mio avviso il brano più bello e meglio riuscito dell'intero cd. Segue "L'Odio Della Notte", brano rock dark da spiccate influenze punk di antica memoria, cupo e distorto. La terza canzone "Corpi Tremanti" è una ballad poetica che ricorda il noise o il post grunge. Chiude il cd la cover di Marilyn Manosn "Coma White", ben suonata ed enericamente rock. Potrei concludere dicendo che "Atto I" è sicuramente un lavoro interessante sotto tutti i punti di vista. Tecnico e ispirato è un'ottimo biglietto da visita per questa nuova band italiana, da tenere sott'occhio perchè sono certo che se continueranno a lavorare così bene faranno strada. Suggestivo L'Artwork con raffigurato un angelo nell'intento di sorprendere una donzella nel cuore della notte infierendo su di essa con una spada, la stanza decorata con tendaggi rossi sembra rievocare il grand guignol e ben si addica ad un'atto teatrale.
Passiamo adesso all'aspetto tecnico dei singoli musicisti: Domenico Di Maria è una cantante ispirato, dai testi poetici e pieni di patos dalla voce alta e pulita. Il chitarrista Giuseppe Lavagna ci regala davvero un rock chitarristico completo con riff potenti tecnici e puliti e una chitarra che utilizza tutti gli effetti esistenti in soli quattro brani. Gaetano Sinardi alla batteria è un percussionista versatile, molto preparato e riesce ad inserirsi bene in tutti brani parecchio differenti tra loro. Ottimo il tocco della doppia cassa nella prima canzone. Il Basso di Carlo Spedalieri è puntuale e aggressivo, solo nel primo brano appare un pò troppo distorto durante tutta la strofa acustica. Spicca anche la figura della voce femminile di Elisa Ferrara, che appare spesso in sottofondo e crea il contrasto con la voce alta di Domenico essendo la sua una voce femminile si ma bassa inconfronto a quella del cantante. La qualità della registrazione potrebbe essere di sicuro migliorata in futuro.
Concludo dicendo che questa band mi piace e gli lascio il voto massimo, spero seriamente di sentire presto il loro album di debutto.
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