Adolescence parla di amore e perdono. Io l'ho trovato un capolavoro.

Quattro cortometraggi "mangiati" in quattro ore... e tanti spunti di riflessione. Poco mi interessa che sia una serie di Netflix. Se fosse stato un film avrebbe vinto l'oscar per miglior sceneggiatura, recitazione e regia. Tanti sono i richiami ai film del passato: Le onde del destino, Schegge di Paura, American Beauty, Magnolia e finalmente la mia tanto amata presa diretta.-

Un altro fattore importante oltre al perdono è il tempo. Gli episodi sono disposti su spazi temporali molto diversi a dimostrare che solo lo scorrere del tempo appunto può lenire le ferite e rimettere i tasselli al posto giusto... .

I GENITORI E I FIGLI

Sono molto più vicini di quanto possiamo immaginare. Jamie sceglie il padre come garante per la custodia cautelare. Nonostante l'evidenza dei fatti di aver generato un assassino spietato egli lo guiderà e difenderà fino alla fine. In una stazione di polizia sonnolenta e fuori fuoco Jamie ed il padre si muovono in luce uniti dall'amore incondizionato.

LA SCUOLA

Nel secondo episodio sono i poliziotti che dovranno immergersi nella decadenza della scuola. Forse l'episodio che ho meno amato in quanto troppo ridondante di situazioni e svolte. Nulla è come sembra, la rabbia per la perdita di un'amica morta ed un amico in prigione non scuote nessuno, anzi è catalizzatore di ulteriore violenza ed indifferenza.

LA PSICOTERAPIA

Tema attualissimo, ci si arriva sempre DOPO. Il terzo episodio è una perla di recitazione. Vediamo un Jamie in transfert ed una psicologa i co-transfert. L'unica vera professionista in mezzo a tanti fannulloni. Nel perdonare se stessa per non aver svolto adeguatamente il suo lavoro riuscirà in cinquanta minuti di tensione a far uscire la follia e furia di Jamie violento assassino.

LA FAMIGLIA

In questo ultimo episodio la famiglia si interroga sulla futura sopravvivenza. Sarà Jamie al telefono a dare sollievo alla sua famiglia ormai molti mesi sono passati e il ragazzo si dichiarerà colpevole...

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