Filmetto piacevole e divertente o pacchianata spillasoldi di proporzioni epiche?
A tutt'oggi non ho ancora trovato una risposta a questo (fondamentale?) quesito relativo a "Mamma Mia! The Movie", musical del 2008 basato sulle canzoni degli ABBA capace di spodestare (almeno nel Regno Unito) il record di incassi al botteghino di "Titanic". Da abbofilo convinto non potevo certo evitare, nonostante alcune perplessità, di "dare una chance" a questo progetto, soprattutto sapendo che gli stessi Benny Andersson e Bjorn Ulvaeus vi hanno partecipato attivamente come produttori esecutivi e che il talento di un'attrice del calibro di Meryl Streep merita sempre e comunque una possibilità.
Il film, ambientato su una ridente e coloratissima isola greca da locandina turistica, ruota intorno alle vicende della giovane Sophie (Amanda Seyfried) che, in procinto di sposarsi, vuole finalmente incontrare il padre che non ha mai conosciuto: fin qui tutto ok, se non fosse che, leggendo il diario della madre (Meryl Streep), scopre che non uno, ma ben tre uomini sono "papabili": Sam (Pierce Brosnan), Harry (Colin Firth) e Bill (Stellan Skarsgard): senza farne parola con la madre, Sophie invita i tre "pretendenti" al suo matrimonio, scatenando così una bizzarra girandola di equivoci che sfocerà in un finale assolutamente "volemose bbene style": è una trama abbastanza inverosimile e non si capisce come quella che all'inizio del film viene presentata come un'isoletta incontaminata in cui Donna, la madre di Sophie, gestisce un piccolo e fatiscente albergo, nei giorni del matrimonio diventi una bolgia mondana degna della peggior Riccione con tanto di balli, canti, ragazze in pareo e costumi di scena in perfetto stile disco-music anni '70, eppure il film scorre via senza particolari imbarazzi, un po' per il suo andamento a tratti frenetico e la piacevole alternanza tra parti recitate e cantate ma soprattutto per il carisma di Meryl Streep, che anche su un "canovaccio" abbastanza bislacco e a tratti forzatamente allegro come questo riesce a bucare il video con una classe da star consumata, a trasmettere emozioni e a destreggiarsi con savoir-faire anche nelle parti cantate, in cui con la sua espressività riesce a sopperire ai limiti delle sue corde vocali tutt'altro che eccelse; per il resto i personaggi più divertenti sono le "macchiette" Rosie (Julie Walters) e Tanya (Christine Baranski), un paio di divertenti zitelle arrapate nonché amiche fraterne di Donna mentre la protagonista, Amanda Seyfried, bellissima ragazza e cantante sorprendentemente dotata si rivela un'attrice senza infama né lode e Colin Firth e Stellan Skarsgard sono poco più che due figuranti. Menzione speciale per l'ex 007 Pierce Brosnan, vincitore di uno strameritatissimo razzie award come peggior attore non protagonista grazie alla sua interpretazione carismatica, convincente ed espressiva come quella di una sogliola.
Per quanto riguarda la colonna sonora, che costituisce ben più della trama lo scheletro portante del film, ho davvero ben poche critiche da muovere: le canzoni sono fondamentalmente fedeli alle originali, con tutta la carica di energia e divertimento che ne consegue; certo, a cantare non sono le squillanti e angeliche voci di Agnetha & Frida, eppure, con tutti i limiti del caso, il cast riesce (grazie probabilmente a qualche aiutino in sala d'incisone) a non farle rimpiangere troppo: chi se la cava meglio è sicuramente Amanda Seyfried, che interpreta con dolcezza e maestria canzoni come "I Have A Dream" e "Thank You For The Music". Meryl Streep, Julie Walters e Christine Baranski sono tutt'altro che eccelse, ma riescono comunque a compensare con la grinta e l'espressività, soprattutto nei pezzi più ritmati come "Money, Money, Money" e "Does Your Mother Know", mentre il caro Pierce Brosnan anche qui fa la sua brava figura di menta dimostrando un'attitudine al canto pari a quella di Michelle Hunziker o Moana Pozzi, anche se per fortuna "canta" solo un paio di sfortunate canzoni, "SOS" e "When All Is Said And Done" per la precisione.
Tirando le somme, se cercate un film di leggero e divertente da guardare ogni tanto per farvi quattro risate allora questo è quello che fa per voi, ma, badate bene, non aspettatevi nulla, ma proprio nulla, nulla, nulla di più, o ne rimarrete inevitabilmente delusi. In estrema sintesi questi sono i moti al film: un bell'otto a Meryl Streep (che è la vera colonna portante che regge la pellicola o, se preferite, la foglia di fico che ne copre le vergogne), sette e mezzo alla colonna sonora, un sei stiracchiato in media a tutto il resto del cast, cinque alla trama e cinque anche all'operazione commerciale, utile forse per far conoscere gli ABBA alle nuove generazioni (io grazie al cielo non li ho conosciuti con questo film, altrimenti non credo proprio che sarei diventato un loro fan) ma nel complesso abbastanza evitabile e che, soldi a parte, non aggiunge un bel niente alla storia della mitica band svedese.
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