Non siamo "solo" quello che mangiamo.

Siamo anche fatti della "qualità" delle cose che ci entrano dentro, in quanto il nostro corpo e la nostra psiche si ciba di tutto.

Una persona che mangia "solo" carne è diversa da una persona completamente vegetariana. Uno che ascolta solo Baglioni, Ramazzotti e Gigi D'Alessio, non può assomigliare a un'altra che ascolta i Liars, Amon Tobim, i Carcass o gli Arab Strap. E così nella letteratura, il cinema o le diverse "arti" in generale.

Le cose che "assimiliamo" leggendo, ascoltando o guardando, influiscono la nostra pische e contribuiscono a modificarci e a farci crescere ognuno in maniera diversa dall'altra. 

La stessa cosa, mutatis mutandis, la si può applicare alla respirazione.

Respirare, se ci pensiamo bene, è il primo atto spontaneo che facciamo appena venuti al mondo. E dalla "tipologia" di respiro che noi adottiamo fin da subito, si imposta tutto il nostro modo di rapportarsi al mondo e alla vita in generale.

Fateci caso: quando siamo incazzati o nervosi, ad esempio, il nostro respiro è veloce, corto, affannato, localizzato soprattutto nella gola e ad altezza polmonare. Viceversa quando siamo in estasi o molto rilassati il respiro si fa lungo, armonioso e si posiziona più sulla pancia. Tra questi due estremi ci sono poi "modi di respirare" che integrano entrambi i modi, che noi "adottiamo involontariamente" nelle diverse occasioni.

Questo libro "Guida Pratica alle Tecniche di Respirazione" (De Vecchi Editore, ma è ormai introvabile!) ci insegna a "respirare meglio" per far circolare meglio l'Energia Vitale e ottenere calma e dominio di sé affrontando tecniche semplici ma che mai saremmo riusciti a immaginare: dal training autogeno (usato dalla partorienti) allo joga passando per la bioenergetica, il t'ai-chi ch'uan o la Vivation®.

Tutte tecniche che ho personalmente provato (ma parliamo di molti anni fa, ahimè...).

Un libro più leggero di quello che si immagini. Una guida pratica e comoda con facili esercizi personalizzabili che sarebbe interessante "far propri" per farne tesoro e migliorare noi stessi e la qualità della nostra vita. E mi rifersico a molti debaseriani irrequieti, dissociati mentalmente e con forti squilibri emotivi che vedo bazzicare sovente qui (...senza offesa per nessuno, eh?).

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