"Amici Miei" è stato certamente una delle opere più innovative ed importanti del cinema italiano. L'infedeltà coniugale, l'ipocrisia, i contrasti fra i vari ceti sociali sono ovviamente temi particolarmente cari alla nostra cultura, e Pietro Germi è stato uno dei primi a mettere in evidenza questi caratteri "scomodi" per l'Italia perbenista dei decenni scorsi. L'arte di Germi è stata quella di rendere pubblico il lato più intimo delle nostre vite: le liti familiari (nei quali ci scappa spesso qualche sberla), i tradimenti e le rivalità che vediamo, sono ritratti impeccabili della realtà quotidiana. Per questo "Signore e signori" (e non "Signore e signori buonasera") è l'antenato di "Amici Miei" ed uno dei migliori esempi di commedia all'italiana.

Tre sono gli episodi: nel primo il mitico Alberto Lionello si finge impotente per andare a letto con la moglie di un suo amico dottore; nel secondo Gastone Moschin lascia moglie e figli per scappare con la splendida (ripeto: SPLENDIDA) Virna Lisi, ma il destino gli sarà avverso e lo costringerà a tornare alla solita vita familiare; nel terzo sei rispettabili cittadini, chi negoziante, chi farmacista, chi dottore... vanno a letto con una minorenne e temono di essere condannati per adulterio.

Senza ombra di dubbio, il più bello è certamente il secondo episodio; Moschin supera se stesso offrendo un'interpretazione nettamente superiore a quella in "Amici Miei"; da passivo, distratto, esausto padre di famiglia, ad attivo, passionale amante, pronto a lasciare tutto e tutti per il suo amore: la cassiera Milena, interpretata da una bellissima e piena di talento Virna Lisi. Olga Villi (che interpreta la moglie di Lionello) è Ippolita, la cugina della moglie di Moschin; grazie agli accosti di cui gode nell'ambiente clericale, questa riesce a far arrestare (temporaneamente) Moschin e ad allontanare definitivamente la sua adorata Milena.

Da notare anche il terzo, nel quale Lionello ed altri sono indiziati per adulterio e la terrificante Ippolita nuovamente (pur di salvare le apparenze) risolve la situazione in un modo poco ortodosso. Olga Villi, sebbene non sia mai protagonista, è l'assoluta identificazione della donna attiva, che si libera dal ruolo di semplice casalinga e si impegna attivamente nella vita sociale.

Questo film è la consacrazione di Germi, che ci offre uno splendido/meschino panorama di un'Italia che parla dietro le spalle e guarda solo all'apparenza. Fellini e De Sica sono superiori solo per fama, per genio creativo la sfida è particolarmente ardua.

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