In tutte i catechismi più "cool" di questo povero paese chiamato Italia, ci insegnano una frase molto famosa, pubblicata sempre in tutti i novella 3000, e soprattutto presente nel suo testo originale chiamato, se non sbaglio, Bibbia:

"In pricipio era il Metal, e il Metal era presso Dio e il Metal era Dio"

Non c'è bisogno che continui, tutti i metallari sanno benissimo a cosa mi riferisco, ebbene, questa frase espone un tema cruciale sul rapporto che l'uomo ha con la musica, ossia che IL METAL è LA MUSICA SUPERIORE IN ASSOLUTO!!! C'è chi lo capisce subito e inizia fin da piccolo ad ascoltare i Led Zeppelin e i Deep Purple, poi si prosegue con musiche brutal jazz e alla fine raggiungi (come è giusto che sia) l'illuminazione suprema in onore a un ascolto realmente religioso e devoto allo sbudellamento sacro nei momenti giusti della vita.

Il mio compito quest'oggi è di recensire "38 counts of battery" l'album che introduce nella scena grind-core i "Distruttori di maiali"... è molto difficile riuscire in questa impresa, dato il fatto che Coltrein ha cercato sempre di sminuire e infamare queste fenomenali band dal cuore d'oro, specialmente i recensori della musica Martoriante, ma noi non ci arrendiamo di fronte a queste bassezze...

38 tracce di pura AGONIA sonora, il basso è inesistente ma a noi piace così, d'altronde ogni elemento raffinato del pianeta terra nasce da materiali grezzi, si sa che jimi hendrix dopo un inizio di carriera deprimente al fianco di John Coltrain, successivamente sfodererà un'inaspettato brutal-jazz che darà il via al Grind-core oggi apprezzato da tutti i veneratori del genere... cosa centra il Metal con il Grind-core? se fate bene attenzione il testo della bibbia prosegue:

"Tutto è stato fatto per mezzo del Grind-core, e senza il Grind-core nulla è stato fatto di ciò che esiste" ...potete capire...

Questo album non è di facile ascolto, bisogna, sicuramente, avere un Odio oltre ogni limite per apprezzare certe sonorità, ma noi siamo degli intenditori, non ci fermiamo alle apparenze, il maiale lo dobbiamo squartare prima di mangiarlo... certe track hai la sensazione che il timpano si stia bucando, ma è come gustarsi il silenzio, ti va bene così... pensi che Coltrain, alla fine, ci ha lasciato qualcosa di buono da gustare...

Le prime diciasette tracce a parer mio non sono ne uguali ne diverse, la 18esima è la mia preferita in assoluto, "Pixie" lenta e devastante, il batterista credo proprio che sia il componente che regge il massacro in tutto l'album, con "Pixie" il grind non è solo velocità, ma anche riflessione. Dopo arrivano 3 cover... a questo punto pure gli ascoltatori di "indie rock" possono ammettere la superiorità tecnica della musica grind, oltre alla devozione profonda del metal da parte di Scott Hull... vorrei anche ricordarvi la presenza di un intro estratto dal film buddista "Salò" e qui si capisce che il grind è prima di tutto sapienza... si prosegue con questi 38 colpi di mitragliatrice...

Vorrei con piacere, ricordarvi le tracce più famose consigliate da David Gilmour: "Apocalisse di tre secondi", "Dita nella gola", "Alte forme di Pornografia", "Viaggio di nozze", "Ardente di sodomia", "Delirante di Superiorità"... credo che possa bastare...

Concludo, cercando di far vedere uno spiraglio di luce ai non-credenti:

"LA SMACIULLANTEZZA DEVASTANTE è UN MASSACRO PER POCHI, MA QUEI POCHI SGOZZERANNO LO SMACIULLAMENTO IN NOME DI JOHN COLTREIN"

(cit. Gilmour)

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