Ultimo atto comunicativo da parte mia in questo luogo, giuro. Sono più sollevato io credetemi. Ci tenevo a dire: l'internett libbero era veramente una porcheria. Ora che i porci sono più uguali degli altri possiamo trarre da ciò forse un insegnamento, forse un aneddoto, forse tirare un respiro.
Un attimo, sto cercando di non prendermi sul serio. È un gioco stracco ma vale la pena.
Passa un autobus, le persiane scricchiolano per un secondo. Non sono avvezzo a tanta vita fuori dall'oblò. La mia cena: una monster rigorosamente senza zuccheri. Il mio stomaco ma pure il fegato: "Brutta scaglia di *****!".
La sensazione di giocare al circolo del più furbo sguscia ineluttabilmente sempre fuori. Inutile provare a porre un freno. Il voler prevaricare sull'altro è innato nell'essere vivente. Chi si sforza a fare finta di non volere il proprio bene a scapito dell'altro finisce per portare una maschera mostruosa. Acora più paurosa di chi non nasconde la propria essenza di egocentrica *****. Ma poi (che non si dice) lo dico io. Che a queste cose ci penso. Che a volte penso. La soluzione mi dico sarebbe l'accettazione del gioco per quello che è. Solo è impossibile capire chi abbia scopo lucrativo e chi ludico.
Usiamo la metafora del mare che piace: con gli squaletti, gli squaloni, i pesci, i molluschi. Ma chi ha detto il mondo è fatto a scale? Mors tua vita mea? Ce lo inculcano, funziona per osmosi o si tratta di volere il controllo della propria semi-coscienza rispetto a quella altrui? La legge di quale giungla? Quella che ci prefiggiamo in testa.
Non adeguarti, se buttano la chiave tu fatti trasparente. Oltrepassa il muro e va là dove vogliono che non tu non sia.
Ti diranno che sei questo e quello. Tu ci crederai per non credere in peggio. Anche per un secondo, ma quel secondo ti ha fregato. In fondo in fondo se non hai fatto nulla di male non ti dovresti aspettare il male.
Ad uno cresciuto con le favole di Puškin cosa vuoi dire? Non sapere neanche chi hai davanti, questa è la triste realtà.
L'arrivo delle faccine fu il preludio all'oblio. Poi si è finiti col tramutare i sentimenti in una giaculatoria. La retorica l'ha sempre fatta da padre padrone. E più il bastone è lungo...finite voi la frase. Si arriva a pensare che uno metta in piazza la propria sofferenza. Si finisce col credere di avere ragione. Che una ragione non c'è. Neanche in un calcolatore. Non è che sono un finto vecchio. So' (di) vecchio davvero.
Cro-Magnon ha vinto, porgere l'altra guancia non funziona. La guerra è orrore, lo ricorda anche il sermone ogni settimana. Allora perché perpetuiamo la guerra in noi stessi ed a specchio la esterniamo? Non credo nella semplificazione degli opposti, incluso che male e bene siano la stessa faccia dell'ego, a seconda di chi commette e chi subisce. Costrutti dell'uomo. Voglio ripetermi: il male ce lo insegnano bene. Ciò ha uno scopo. Il libero arbitrio lo lascerei proprio perdere.
Vedo nel piccolo le persone sforzarsi di essere gentili per avere secondi fini e magari tràcchete appena possono. Nel medio basta accendere la tivvù. Il grande è inafferrabile.
Piroette mentali le mie invero? Invece negare che 0,999… abbia un valore fisso inferiore a 1 di un infinitesimo diverso da zero ha senso compiuto. Intanto ho saltato la cena e per di più ho sentito troppe volte quella canzone di ***** dei Pinguini Tattici (YUK!).
Vorrei poter dire ai sopracitati pinguini di non aver partecipato all'ondata hype dei Sigur Ros. Mai posseduto una reflex. Eppure la mia classe lo imponeva. A dire il vero una cosa bellissima l'hanno fatta i pinguini: a parole si sono impegnati a salvare il mondo dai russi e dai mostri.
Ho solo due sogni nella mia vita: che questa recensione non venga giudicata ed avere un figlio che si iscriva alla facoltà di matematica in modo da poterlo disconoscere. Non prima di avergli insegnato che una volta iùtub aveva le stelle.
Pensiamo di essere superiori a chi vota per il fatto che voti, o di uno che si mette a parlare di gossip? Chi lo sa se la gente crede in quello che emette dalla propria bocca. Io per togliere il disturbo, come dice qualcuno, vado a fare la cacca.
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