L'hard rock tedesco non ha mai avuto una considerazione tale da essere considerato di "fama" mondiale, a parte quei pochissimi che hanno avuto la fortuna di assaporare qualcosa (Scorpions su tutti). Dalla Germania dei crauti e dei bradkartoffeln, di solito ci si aspetta la solita minestra power metal fatta di voci bianche castrate con tanto di doppia cassa a manetta, per tutti e 4 i minuti di una normale canzone (sempre tedesca anche quella).
Fra i tantissimi gruppi sottovalutati degli ultimi 30 anni, ci sono sicuramente i Pink Cream 69 a cui ho dedicato praticamente la loro intera discografia, autori di validissimi lavori sempre in bilico tra hard rock e heavy metal (quindi un buon mix) ed altri decisamente meno (soprattutto l'ultimo Ceremonial). E proprio da quest'ultimo, avevo sicuramente perso le speranze, visto che toppare una volta lo potevo anche perdonare (vedi in10sity del 2007), ma anche una seconda no! Quindi mi sono avvicinato all'ultimo "Headstrong" con molta timidezza ed, ovviamente, scetticità.
Beh è incredibile, ma sono tornati in ottima forma! David Readman è sempre una garanzia al microfono, Dennis Ward fa pulsare il suo basso come non mai e il nuovo innesto alla batteria (Chris Schmidt) fa un lavoro veramente ottimo, senza dimenticare le due ascie Alfred Koffler e Uwe Reitenauer. 10 canzoni finalmente dotate, dopo tanto tempo, di un songwriting, non certo originale, ma fatto di canzoni di qualità, vedi l'opener maideniana "We Bow To None", la quasi thrash (almeno nell'incipit mi ha ricordato addirittura gli Overkill!) "Path Of Destiny", senza dimenticare la sognante e anche la miglior canzone dell'album, vale a dire "The Other Man". Non mancano chiaramente episodi più hard oriented e cadenzati, come il singolo "Walls Come Down", "Bloodsucker" e "No More Fear"; altri più melodici risalente al loro periodo con la Massacre Records ("Sonic Dynamite" e "Endangered") come nel caso di "Man Of Sorrow" e "Vagrant Of The Night" buone, ma meno esaltanti delle altre.
L'album di per sé è veramente ottimo, ma lungi da me dall'essere definito un capolavoro, visto che sono presenti uno-due colpi a vuoto, di certo in misura minore rispetto ai due precedenti, pessimi album. Se volete quindi un album ben bilanciato fra heavy metal e hard rock (anche recente), questa potrebbe un'ottima occasione per conoscerli. E non sarete costretti a mangiare würstel, crauti e bere birra all'Oktoberfest!
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