Nel '95 fu pubblicato l'ultimo concerto ufficiale di una di quelle formazioni musicali destinate a durare nella storia, possono piacere o no, possono stare sulle palle, possono essere considerati tra i musicisti più sopravvalutati della storia, ma resta il fatto che questi giovanotti qualcosa alla musica hanno dato, a partire dal 1967, una storia cominciata col "Diamante Pazzo" Barrett proseguita con l'egocentrico Waters e terminata con IL chitarrista Gilmour. 28 anni di carriera e non dimostrarli, stando sempre un passo avanti a tutti, forse troppo avanti per il loro tempo.
"Pulse" non è altro che un riassunto alla fine di un libro che rappresenta un capitolo nella storia della musica moderna, un capitolo iniziato alle origini di quella generazione maledetta fatta di sogni e illusioni e terminato tra avvocati e carte bollate, in fondo i Floyd erano anche questo, distruttivi e autodistruttivi, e mentre le campane di "High Hopes" ci annunciano che siamo arrivati alla fine del libro ci sono persone che ancora cercano qualche nota degli autori scritta in minuscolo all'ultima pagina con dei puntini di sospensione che gli lascino immaginare un seguito che non verrà mai scritto.
Se cercate qualcosa di più frivolo rivolgetevi ai Rolling Stone e Dream Theater, se volete qualcosa di elevato al mitologico per le masse rivolgetevi ai Beatles, se invece state cercando qualcosa che vada oltre... siete capitati nel posto giusto, la migliore recensione per questo gruppo è quella che ognuno si fa personalmente nell'ascoltarli, sia positiva che negativa.
La classe non si può recensire ed esportare agli altri, la classe è destinata a far discutere perchè non tutti riescono a coglierla, e questo gruppo continua a far discutere da oltre 40 anni.
Lo stile non è per le masse, e questo Live non è per tutti.
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