Che cos'è stato il rock? Quando si è raggiunta l'apoteosi di atmosfere ed emozioni puramente psichedeliche cariche di mistero? La risposta spetta ai PINK FLOYD, che nel 1973 pubblicano THE DARK SIDE OF THE MOON: un capolavoro. Un disco eccezionale che solo la copertina vale l'acquisto. Probabilmente hanno fatto centro. Ancora oggi, a 30 anni dall'uscita, THE DARK SIDE OF THE MOON è uno dei primi 5 album più importanti della storia del rock. L'introduzione del disco non poteva essere migliore, espressa da SPEAK TO ME & BREATHE IN THE AIR.
Ma per arrivare alla prima esplosione di gloria bisogna aspettare la traccia numero 3: TIME. 7:06 di suoni e parole sognanti introdotti da una sveglia stordente. Subito dopo c'è THE GREAT GIG IN THE SKY, praticamente un coro femminile che canta sulle note dei Nostri. Bellissima. Leggermente più pop è MONEY, che più che i suoni (essenziale il tintinnio delle monete e il rumore della cassa) fa valere le parole (a differenza dello stile Pinkfloydiano). Ennesimo capolavoro è US AND THEM, lenta e irritabilmente quasi noiosa all'inizio condita da un ritornello da pelle d'oca. I 2 minuti e 4 secondi di ECLIPSE chiudono, infine, un album che più che un album è sicuramente un'opera d'arte del rock.
Impossibile scegliere a chi consigliarlo. Chi ama il rock non può essere amante di esso se non ha mai ascoltato THE DARK SIDE OF THE MOON. Di una mistica band inglese, che ora pare un po' sperduta con l'addio di Waters, genio ed ego troppo scostante e in parallelo contrasto con quello dell'altro chitarrista poco amato dai fans: quel David Gilmour che tuttavia continua a essere considerato il leader dei Pink Floyd. Quale fosse la vera anima della band è ancora impossibile stabilirlo. E se fosse Syd Barrett..?
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