Credo che non sia facile fare una recensione di un disco che ha segnato la storia della musica moderna, ovvero del Rock. Si potrebbero scrivere libri e libri su uno dei dischi secondo me piu' belli della storia della musica, ma cercheremo di fare una semplice recensione anche per cercare di convincere e avvicinare alcuni di voi (che magari non conoscono addirittura il gruppo) a queste sonorità psichedeliche e, aggiungerei io, magiche.
Quindi accetterò qualsiasi critica e consiglio. Esso potrà anche essere un motivo in più per migliorarmi, essendo questa la mia le terza recensione e sicuramente di spessore maggiore rispetto agli altri due album che ho recensito (senza nulla togliere agli altri due, altrettanto importanti, trattandosi di Gillan e Allman Brothers Band). "The dark side of the moon" fa parte come alcuni album dei Beatles, Led Zeppelin, Deep Purple, The Doors, della storia della musica rock.
"The dark side of the moon" (letteralmente "il lato oscuro della Luna") uscì il 24 marzo 1973 ed è uno degli album più venduti della storia della musica: a trentatré anni di distanza dalla sua uscita ufficiale, infatti, ha venduto oltre quaranta milioni di copie ed è rimasto per 724 settimane (quasi 14 anni!!!) nella classifica Billboard 200 della omonima rivista musicale americana.
Syd Barrett (il cantante del gruppo) è ormai uscito dal gruppo per entrare in un viaggio psichedelico di sola andata (eh si, maledetta droga!!!). Rimangono David Gilmour (voce, chitarre e sintetizzatore), Nick Mason (percussioni), Richard Wright (tastiere, voce e sintetizzatore), Roger Waters (basso, acustica, voce, sintetizzatore e autore di tutti i testi e vero leader del gruppo).
Il disco è un concept album sull'alienazione e la schizofrenia della società contemporanea, con la Morte come sfondo reale ed incombente.
- Speak To Me-Breathe In The Air : "Sono sempre stato folle, so di esserlo stato, come la maggior parte di noi... è molto difficile spiegare perché sei folle, anche se non lo sei... (Nick Mason).
Il brano sfocia in "Breathe", un autentico gioiello di grazia sonora, dove risplendono le slide guitars di un David Gilmour straordinario per emotività e assolutamente incantevole nelle magnifiche parti vocali.
- On The Run : Questo pezzo fu registrato negli studi di Abbey Road. Interamente strumentale è un pezzo "elettronico" fatto con i sintetizzatori. La fretta, la paura e l'ansia sono molto "presenti" in questo brano.
- Time : Time è forse uno dei più celebri brani dei Pink Floyd. L'introduzione del brano è quanto mai celebre: un ticchettio di orologi interrotto dal fragoroso suono di sveglie e pendole. Ottimo l'assolo di chitarra di David Gilmour. Il brano è chiuso dalla frase: "Il tempo è passato, la canzone è finita, nonostante avrei molto altro da dire..."
- The Great Gig In The Sky : Forse questo è il miglior brano del disco, senz'altro l'episodio più anomalo. Il merito è da spartirsi tra le melodie di Wright (ottenute grazie a leggeri giri di piano ed Hammond) e la ottima prestazione canora di Clare Torry, una corista amica di Alan Parson (il produttore ed ingegnere del disco che, per "Dark Side", riceverà un Grammy). La sua voce è struggente, sì da far rabbrividire l'ascoltatore.
- Money : Il brano, musicalmente parlando non brilla certo per originalità anche se la storia ce lo consegna come una delle canzoni più popolari non solo dei Floyd ma addirittura del rock. Ma se non è la musica a stupire in questo episodio, è ancora la straordinaria maestria nel gestire e programmare i effetti sonori composti stavolta da suoni derivati da registratori di cassa e monetine lasciate cadere per terra e montati in sequenza. In "Money" è presente comunque un ottimo solo di sax di Dick Parry, che delizia l'ascoltatore.
- Us And Them : Faceva parte del lotto di canzoni che i Pink Floyd avevano preparato per Michelangelo Antonioni per la colonna sonora di "Zabriskie Point". Il regista nostrano non apprezzò appieno il brano in questione. "Us and them" evidenzia l'ideologia socialista di Waters che contrappone nei suoi testi "noi e loro" i ricchi ai poveri. Waters si chiede il motivo della cinica attitudine della società moderna, colpevole secondo il bassista di ridurre all'isolamento e ai margini coloro che non ne condividono i sistemi.
- Any Color You Like : Un intermezzo colorato dai sintetizzatori e dalle note rock-blues di David Gilmour, ci porta ad esplorare il lato oscuro della luna.
- Brain Damage : Inizialmente intitolata "The dark side of the moon" inaugura la parte finale dell'opera. In questo brano sono evidenti dei riferimenti al loro amico Syd Barret.
- Eclipse : Il disco si chiude con questa breve traccia. Ed è sicuramente un finale epico.
Il disco termina con una voce vecchia e rassegnata : "Non c'è nessuna parte oscura nella Luna. Di fatto è tutta scura." In merito a "Dark side of the Moon" Roger Waters afferma: "L'album è guidato dalle emozioni... non vi è nulla di artificiale o forzato. Penso sia questo uno dei motivi della sua longevità".
Questa musica è dentro di voi, dentro tutto ciò che ascoltate o che suonate oggi.
Grazie Pink Floyd.
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