La fantasia esplose nella cultura giovanile Inglese sotto forma di cartoncini colorati e zollette di zucchero che venivano consumati a dismisura e senza regole.

I Pink Floyd furono parte di quella Gioventù sognante e controcorrente e nell'annus Mirabilis 1967 publiccarono il loro primo Album, "The Piper At The Gates of Down", con un titolo preso da un libro di racconti per bambini, titolo che usci dalla mente infantile e contorta di Syd Barrett anima kaleidoscopica del gruppo, autore principale di quasi tutte le canzoni.

Quest' album ebbe una cruciale importanza nel mercato Inglese perchè vendette bene e usci qualche mese dopo il grande "Sergent Pepper", è stato il primo Grandissimo capolavoro dell'Underground d'oltremanica che convinse le giovani generazioni a sognare ad occhi aperti sfidando le utopie della realtà "malsana e conformista".

Canzoni come Astronomy Domine offrono gli spunti per riuscire difficilmente a capire lo stato mentale di Barrett diretto in universi conosciuti solo dalla sua mente ma è anche un'esempio galattico di grande lirismo psichedelico.
Interstellar Overdrive lunga suite è il capolavoro secondo i critici dell'album, una fusione di strumenti in trance, una musica che scopa i preconcetti stilistici della normale canzone. Un'esempio di forma libera e strana che affonda in latitudini Jazz a mo di acido.

Canzoni come The Gnome, Chapter 24, Scarecrow sono le classiche allucinate filastrocche da cantare ai giovani "bambini" Freak Inglesi ed alle generazioni future come la mia, sembrano pezzi di collezione pittorica nei tappeti sonori della mente Sregolata Barrettiana. In chiusura si piazza Bike una delle canzoni più originali del gruppo dove l'essere strambi è una forma libera e Barrett lo era in quel periodo, libero di poter vagare in terre ignote con la spinta ingannatrice e propulsiva tipica delle esperienze lisergiche sessantasettine, la canzone chiude magnificamente un'album tra i più importanti della musica rock dove la coesione tra esperienze di vita e sonore da vita ad un manifesto assai importante nell'evoluzione musicale e culturale del periodo.

Il merito quasi totale va a Syd Barrett che grazie alle sue percezioni ed alle sue doti eccentriche di musicista si guadagnò un posto fra i grandi del rock e, con un biglietto senza ritorno si perse nei meandri psichedelici della sua mente.

E non si riprese più.

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