Cosa si potrebbe dire di un album come Vai mò?

Non vorrei stare qui a descrivere le mie impressioni per ogni brano musicale... quello che mi colpisce e quello che mi ha sempre colpito di questo album dal primo momento in cui lo ascoltato.... (comprato nel lontano 1982.... sigh.... quanti ricordi...).

Ancora oggi quando riascolto questo piccolo grande album ... (preferibilmente nel periodo primavera - estate)... ecco che la mia fertile fantasia inizia a volare... accompagnata da questi suoni semplici... puliti... caldi...

Pino Daniele allora era davvero un maestro... brani coincisi di non più di 5 o 6 minuti... fatta qualche eccezione...

Ti regalava dei gioiellini di semplicità disarmante... chitarra sognante... il tappeto dolce e fluido delle tastiere di Joe Amoruso... il perfetto suono calzante del basso di Rino Zurzolo... la sincronicità di Tullio de Piscopo .. tutto perfetto... il caldo e amalgamato suono del sax di James Senese... la tromba di Fabio Forte.. e le pregiovoli ricamature di uno splendido Tony Esposito... da e come sottofondo come perfetta scenografia alla voce e alla chitarra del grande Pino... canzoni dolci romantiche che passavano poi a momenti più soul... più funk... in una maniera del tutto personale e particolare... una fluidità e continuità dei pezzi che potrebbero essere uniti da un unico filo conduttore... quasi si potesse sciverci un film sopra ... (come per scherzo lui aveva detto in una trasmissione .... parlando delle sue colonne sonore nei film di Troisi)...

Piccoli gioelli ... piccoli grandi sogni di storie di ogni giorno... ricordi di estate passate... di amori giovanili... di periferie... di domande sulla vita...

Abbozzi... piccole grandi emozioni... che ti toccano il cuore e ti fanno davvero sognare e magari lacrimare un pò...

Non riesco ancora a capire come oggi Pino si sia perso per strada ... preso da ricerche pseudo intellettuali... forzando là... dove la musica chiedo solo di essere semplice e chiara come l'acqua di un ruscello...

 

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