Un balletto.

Questa meraviglia, questa sequenza ipnotica di suoni non è altro che la musica composta per un balletto. Mi riesce difficile immaginare degli esseri umani in grado di danzare su queste note, rendendo loro giustizia senza mortificarle o distogliere attenzione. Eppure in tanti lo hanno fatto anche se io non li ho mai visti. Quello che ho sempre saputo fare è ascoltare accostandomi ogni volta in modi diversi, a volte con il prioritario intento di scoprirne i segreti, altre con l'intenzione di lasciare che la musica riempisse un momento forse troppo vuoto. Ogni singola volta, però, non ho potuto fare a meno di arrivare alla fine quesi estraniata, esterrefatta dalla perfezione stilistica e compositiva che hanno fatto di questo "Schiaccianoci" una delle composizioni classiche più celebri di sempre.

Una favola per bambini, con protagonista una bambina che, la notte di Natale, vive in sogno un'avventura con il giocattolo nuovo che le è stato regalato e che il fratellino invidioso le ha rotto: uno schiaccianoci, appunto, a forma di soldato. Combatteranno il Re dei ratti e incontreranno la fata Confetto, poi torneranno a casa e lei si sveglierà. Detta così sembra un cartoon giapponese di serie B, tradotto in musica è uno stupendo viaggio nell'estro compositivo di un grande come Tchaikovskji, che regalò al balletto di San Pietroburgo nel 1891 (appena due anni prima della sua morte) un tema sinfonico su cui i ballerini dovevano interpretare la favola.

Non facile: i critici storsero il naso, Tchaikovskij era considerato un autore d'"elite" che aveva voluto abbassarsi a scrivere per il balletto; i ballerini, di contro, trovavano quella musica troppo sinfonica e impegnata per danzare.
Nella sequenza, senza dubbio i passi più famosi sono la marcia dei bambini e il valzer dei fiocchi di neve (atto I), la danza cinese e la danza della fata Confetto (atto II), pezzi immortali della storia del teatro in musica.

Non sono un'esperta ma una semplice appassionata e non me ne voglia chi ne capisce più di me se non posso fare a meno di accostare questa musica alla immortale trasposizione in immagini che ne fece Walt Disney in "Fantasia". Forse in molti lo considerano spazzatura, ma i funghetti cinesi o le fate del ghiaccio hanno fatto sì che io scoprissi in toto quest'opera e se non lo avessi fatto. . . che peccato sarebbe stato. . . 

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